Si è riunita mercoledì 14 marzo 2018, presso la Sala Basevi di Legacoop Nazionale, la Direzione di Legacoop Lazio. Diversi i temi all’Ordine del Giorno, tra cui l’andamento dell’attività associativa alla luce del mandato congressuale, un approfondimento sul welfare aziendale ed il rendiconto economico 2017 dell’Associazione.
“Il percorso di riaffermazione del portato valoriale della cooperazione e di costruzione di una nuova visione condivisa – ha sottolineato il presidente Placido Putzolu – ha registrato nei giorni scorsi un momento significativo con l’evento del 23 febbraio, tenuto a Roma presso il Tempio di Adriano. L’incontro ha rappresentato un’ulteriore tappa di un cammino, iniziato con il 13° Congresso di Legacoop Lazio di un anno fa, volto anche a rinnovare la capacità, da parte dell’Associazione, di definire e proporre un modello di sviluppo sostenibile.”
Rispetto al rendiconto economico, quello del 2017 è stato il primo esercizio svolto pressoché interamente sotto la gestione ordinaria, dopo la conclusione di quella straordinaria a seguito del ripristino degli Organismi Dirigenti con il Congresso del 15-16 febbraio 2017.
La dott.ssa Lucia Di Donato, responsabile degli affari generali di Legacoop Lazio, ha effettuato un approfondimento comparativo tra le annualità 2015-2016-2017 facendo notare come sia stata attuata una massiccia e progressiva riduzione degli oneri e delle passività, segno di un risanamento che non guarda solo al pregresso ma che è prospettato verso il futuro. La differenza tra l’ammontare del Fondo di dotazione a fine 2015 (-1.153.033,00€) e quello a fine 2017 (+211.073,00€) rappresenta in estrema sintesi il risultato dell’azione di risanamento operata da Legacoop Lazio nell’ultimo triennio. Un lavoro di risanamento che porta la firma del presidente Placido Putzolu e della nuova dirigenza ma, è bene ricordarlo, anche di tutte le cooperative aderenti.
Nel corso dei lavori, la Direzione di Legacoop Lazio ha ospitato anche un approfondimento sul welfare aziendale, grazie alla partecipazione della dott.ssa Loredana Vergassola, dirigente della mutualità volontaria Fimiv e del movimento cooperativo ligure.
Il welfare aziendale si configura come un insieme di prestazioni, opere, servizi e beni erogati dal datore di lavoro al lavoratore dipendente in natura o sotto forma di somme a rimborso che, avendo finalità di rilevanza sociale e natura risarcitoria, non costituiscono un corrispettivo e sono esclusi dal reddito di lavoro sia per il lavoratore che per il datore di lavoro.
Se nella disciplina previgente prevaleva l’iniziativa volontaria e unilaterale del datore di lavoro, con le ultime tre Leggi di Stabilità l’obbligo e il diritto di natura negoziale riscontrano maggior favore al fine di corrispondere meglio ai bisogni dei lavoratori.
Il beneficio fiscale riconosciuto ai premi di risultato e l’ampliamento delle prestazioni/servizi/beni di welfare deducibili sono finalizzati ad accrescere il potere d’acquisto dei lavoratori, a migliorare il clima aziendale e a favorire la crescita e lo sviluppo. Un’opportunità per tutte le aziende e in special modo per le cooperative, che fondano da sempre il loro lavoro sul rapporto di mutualità con il socio lavoratore.
Maggiori informazioni sul welfare aziendale sono disponibili nel documento allegato.