Sostenibilità, lavoro, legalità, welfare e innovazione. Sono questi i temi di cui si occuperanno i cinque gruppi di lavoro in cui la Direzione Nazionale di Legacoop ha deciso di organizzarsi, per portare avanti i pilastri del manifesto “Cambiare l’Italia cooperando”, elaborato a partire dal 2018 con l’Alleanza e rilanciato al 40° Congresso dello scorso aprile.
La nuova modalità di lavoro è stata annunciata durante la riunione della Direzione del 29 ottobre a Roma, che ha visto una partecipazione record con più di 120 persone in una sala Guattani mai così gremita. Una seduta speciale nella quale sono stati presentati il report di Prometeia e Area Studi Legacoop sul posizionamento delle cooperative nel quadro economico attuale – a cui hanno dedicato servizi anche i quotidiani La Repubblica e Il Sole 24 ore – e un’indagine di SWG sul gradimento dei servizi di Legacoop tra le cooperative associate.
Lo scopo dei cinque gruppi, ognuno con proprie modalità organizzative e coadiuvati da esperti esterni, sarà quello di garantire la partecipazione all’elaborazione dei progetti di Legacoop, valorizzare la cooperazione e gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) e promuovere innovazione e competitività delle cooperative associate.
Ogni membro della Direzione dovrà scegliere a quale gruppo aderire, esprimendo una prima scelta ed una di riserva: nessun gruppo potrà avere più di 38 partecipanti. I tempi sono stretti: entro la fine dell’anno ogni gruppo dovrà riunirsi almeno una volta.
“Con la giornata di oggi inauguriamo un nuovo percorso – ha dichiarato a margine della Direzione il Presidente di Legacoop Nazionale, Mauro Lusetti – che ha già dato un primo frutto nella partecipazione che abbiamo registrato. Una organizzazione di rappresentanza come Legacoop può e deve misurarsi con quelli che sono gli strumenti per garantire partecipazione effettiva e far emergere una nuova classe dirigente. Questa è la strada giusta, ora dobbiamo camminare”.
Ai tavoli di lavoro prenderanno parte anche i funzionari degli uffici di Legacoop Nazionale, per garantire un coordinamento effettivo tra il lavoro quotidiano a servizio delle cooperative e gli scenari che insieme si elaboreranno. I partecipanti partiranno dai progetti già elaborati da “Cambiare l’Italia cooperando” per decidere quali mantenere, su quali lavorare, quali sviluppare e quali invece, eventualmente, accantonare. A questo primo ventaglio di opportunità di lavoro altre potranno poi aggiungersene.
“Con questo lavoro – ha raccontato il Direttore di Legacoop Nazionale, Giancarlo Ferrari – ci vogliamo infilare nelle fratture che contraddistinguono il nostro Paese, il mercato e la società, per dare il nostro contributo a ricomporle. Faremo vivere così la partecipazione ma anche il ruolo che la cooperazione può e deve giocare per costruire un futuro migliore, per tutti”.