8/11/2010 – Dopo la battuta d’arresto di giovedì scorso sulla legge di stabilità 2011 (il Governo è stato sconfitto su un importante emendamento). Il Ministro Tremonti ha deciso di riscrivere il testo per tener conto degli emendamenti della maggioranza e della opposizione. Tra gli emendamenti vi sono quelli relativi alla editoria. Si riaccende, dunque, la speranza di poter evitare la decimazione delle imprese editoriali e la perdita di oltre 4000 posti di lavoro, tra giornalisti e poligrafici.
Domani pomeriggio, martedì 9 novembre, è convocata la Commissione Bilancio della Camera per esaminare la nuova stesura della legge di stabilità 2011 ed, al più tardi mercoledì mattina, avremo modo di conoscere i nuovi contenuti. E’ sperabile che il Governo abbia accolto le richieste della maggioranza trasversale dei Deputati della Commissione Bilancio, dopo quelle unanime della Commissione Cultura. Ciò anche per evitare un nuovo braccio di ferro, in Commissione, per evitare la chiusura di oltre novanta testate cooperative, non profit e di partito, per scongiurare un durissimo colpo al pluralismo e gettare sul lastrico alcune migliaia di famiglie.