Roma 15 maggio 2012 – Definire con urgenza una strategia energetica nazionale che, tenendo conto delle diverse esigenze a livello economico e sociale, operi scelte chiare per il medio e lungo periodo tese a migliorare la competitività del sistema produttivo, ad accompagnarne l’uscita dalla crisi ed a consegnare un sistema energetico più sicuro e sostenibile alle future generazioni.
È la richiesta avanzata al Governo dall’Esecutivo del Tavolo Energia di Legacoop riunitosi a Roma nei giorni scorsi.
Nell’ambito di questa strategia, Legacoop segnala l’urgenza di operare un contenimento della bolletta energeticadelle famiglie e delle imprese, da conseguire, in via prioritaria, attraverso un’accelerazione dello scorporo delle rete GAS e miglioramento della competitività del mercato del GAS; una “pulizia” delle voci improprie della bolletta elettrica (decommissioning, interrompibilità, CIP6, altre) con il trasferimento sulla fiscalità generale ed eventuale valutazione di impatto nell’ambito della Legge sulla delega fiscale; un aumento della competitività del mercato elettrico favorendo l’entrata di nuovi soggetti aggregatori di domanda, consentendo loro di operare da subito nel mercato TUTELATO tramite l’Acquirente Unico.
Per quanto riguarda il V Conto Energia e in generale gli incentivi alle energie rinnovabili, Legacoop ritiene sbagliato scaricare sull’intera platea dei quasi 400 mila piccoli produttori e consumatori che hanno contribuito al successo della politica pubblica di incentivazione, un problema di inefficienza dovuto quasi esclusivamente agli interventi di natura finanziaria e speculativa sui grandi impianti.
Sarebbe oneroso far gravare sui piccoli produttori ed auto consumatori di energie rinnovabili ulteriori barriere burocratiche, come il registro presso il GSE che andrebbe escluso per impianti fino almeno a 200KW, mentre andrebbe ulteriormente favorita l’aggregazione tra questi soggetti in Reti intelligenti virtuali che consentirebbero una migliore programmazione ed efficienza delle reti e tramite servizi di demand response e interventi collettivi di accumulo anche risparmi di oneri di sistema che potrebbero contribuire a ridurre ulteriormente il costo in bolletta.
Per questo Legacoop sottolinea l’urgenza di una riforma delle SEU e delle RIU come pure della barriera dello scambio sul posto a 200kw, e l’opportunità di introdurre lo scambio virtuale sul posto, in modo da favorire tali aggregazioni di utenti anche in forma cooperativa, che già operano con successo come dimostrano le decine dicooperative del sole che hanno aggregato centinaia di cittadini/utenti in progetti di solare-solidale per realizzare impianti nelle scuole pubbliche, nelle discariche dismesse o in cooperative di comunità.
Quindi per quanto riguarda il V Conto Energia, pur comprendendone la ratio, Legacoop ritiene si debba con più forza indirizzare la spesa rimanente verso l’autoconsumo favorendo la nascita di nuovi soggetti aggregatori che possano valorizzare sul territorio, in collaborazione anche con gli Enti Locali, le centinaia di migliaia di cittadini che hanno già realizzato e che realizzeranno impianti di produzione di energie rinnovabili per autoconsumo. Inoltre per garantire la crescita del comparto serve certezza e stabilità degli incentivi e delle normativa e semplificazioni; senza dimenticare l’opportunità di rifinanziare in maniera adeguata, ed al più presto, un indicatore di buona pratica come il Fondo Kyoto,allargandone l’utilizzo a forme di aggregazione di utenti ulteriori oltre i condomini.
Inoltre Legacoop ritiene che per un Paese come l’Italia, che spende oltre 60 MLD di Euro per comprare gas e petrolio all’estero, contribuendo così ogni anno ad aumentare il nostro debito pubblico, sia urgente e prioritario avviare unacampagna nazionale straordinaria per l’efficienza energetica, cheproduce nuovi lavori verdi, per la maggior parte usa tecnologie e prodotti italiani e aumenta il PIL come dimostrato da recenti studi dell’ENEA.
Per questo Legacoop chiede al Governo di subordinare la concessione di qualsiasi incentivo pubblico sull’energia (quindi anche quelli ancora erogati per le fossili) ad un audit energetico del soggetto richiedente, dando priorità alle migliori performance. Misura che dovrebbe riguardare, in via prioritaria, tutti gli edifici della P.A., consentendo anche alle singole amministrazioni di chiedere a privati di fare offerte globali per contratti di servizio energetico dove gli interventi di efficientamento vengano realizzati con investimenti dei privati stessi, i quali rientreranno con i risparmi ottenuti sulle bollette energetiche delle stesse Amministrazioni Pubbliche.
Questa tipologia di intervento di PPP Public- Private- Partnership consentirebbe non solo di partire da subito con migliaia di interventi di efficientamento ma anche di superare i problemi legati alle logiche del patto di stabilità per gli Enti Locali.
Legacoop propone anche di utilizzare, per questo compito, i giovani del servizio civile, selezionando quelli provenienti da ITIS o da Lauree brevi scientifiche, affiancati e formati dall’Enea, per realizzare un intervento straordinario di audit energetico di tutti gli edifici della P.A., che anticiperebbe peraltro quanto previsto dalla nuova direttiva UE per l’Efficienza Energetica, e consentirebbe ai privati di formulare offerte di contratti di servizi energetici tesi al risparmio della spesa per l’energia dello Stato.
fonte: Legacoop