“E’ il più importante passo verso la transizione energetica in Italia. E’ una occasione unica per voltare le spalle una volta per tutte alle fonti fossili e per avviare anche una riconversione che garantisca occupazione sul territorio. Per questo ci auguriamo che l’autorizzazione per l’avvio dei parchi eolici off-shore arrivi immediata e che si faciliti la realizzazione di uno dei più importanti progetti per lo sviluppo sostenibile e l’innovazione nella regione Lazio”.
Così Mauro Iengo, Presidente di Legacoop Lazio, commenta l’accordo tra Plenitude (Eni), Cdp Equity (Gruppo Cdp) e Copenhaghen Infrastructure Partners. L’appello alla Regione Lazio, al Comune di Civitavecchia e all’Autorità Portuale, però, è ad un progetto organico e integrato che punti al coinvolgimento di tutte le Istituzioni e di tutti gli stakeholder, compresi sindacati e associazioni datoriali, nell’interesse del territorio e dello sviluppo locale.
“L’eolico off-shore è anche una grande opportunità per l’area portuale, per la realizzazione delle eliche e di parte delle infrastrutture nonché per la manutenzione. Il Porto di Civitavecchia ha le strutture e le possibilità. Sul territorio non mancano le maestranze. Quello che serve ora, però, è un coinvolgimento effettivo e immediato di tutti i soggetti che possono partecipare a questo importante progetto di sviluppo” aggiunge Massimo Pelosi, responsabile Legacoop Distretto Lazio Nord.
“Ci auguriamo che i 50 milioni destinati dall’Assessorato alla Transizione Ecologica e alla Trasformazione Digitale della Regione Lazio da destinare in favore delle infrastrutture a servizio dell’insediamento dell’eolico vengano confermati- ha concluso Massimo Pelosi-. Non c’è tempo da perdere: per noi la chiusura della centrale si sta avvicinando. Il 2025 è alle porte e questa è una delle poche opportunità che ci si presentano per la riconversione delle aziende che lavorano nella centrale a carbone di Civitavecchia”.