“Animali abbandonati in pascoli abusivi” è un’autobiografia collettiva, dalla quale non emerge solo un ’68 diverso da quello che vide protagonisti studenti e operai, ma tutta “un’Italia diversa – come scrive nella prefazione Guido Crainz – minoritaria per vocazione e per essenza, generosa per natura e per scelta“.
Il volume sarà presentato sabato 6 ottobre, ore 17,00, presso la Cooperativa Agricoltura Nuova (via Valle di Perna, 315 – Roma), grazie al contributo della Casa Editrice Viella. Interverranno: Matteo Amati, autore del libro, Mario Boyer, ex Segretario Federbraccianti CGIL, Don Franco Monterubbianesi, Presidente Comunità Capodarco, Carlo Patacconi, Presidente Cooperativa Agricoltura Nuova, Vezio De Lucia, Urbanista, e Alessandro Santagata, Storico dell’Università di Roma Tor Vergata.
Dall’infanzia a Bagni di Tivoli, a fianco dei lavoratori nelle cave di travertino, alle battaglie per l’obiezione di coscienza, dall’esperienza nelle baracche dell’Acquedotto Felice con don Roberto Sardelli alla comunità di Capodarco, dal movimento per il recupero delle terre incolte alla creazione di cooperative sociali: anche quando approda all’impegno istituzionale, la vita di Matteo Amati procede senza sosta a fianco degli ultimi, in difesa dell’integrazione e dei diritti degli emarginati, dei portatori di handicap fisici o di disagio psichico.
E non mancano gli incontri: don Luigi Di Liegro, Giulio Carlo Argan, Luigi Petroselli, Pio La Torre, Antonio Cederna, Danilo Dolci, visti come maestri e come compagni di strada, sfilano insieme a uomini e donne che non trovano posto nelle ricostruzioni ufficiali, ma che di quelle storie hanno fatto parte e non vogliamo dimenticare.