Confcooperative Federsolidarietà, Legacoopsociali e Agci Solidarietà hanno siglato con le parti sindacali FP-CGIL, FISASCAT-CISL, FPS-CISL, UIL-FPL, UIL TUCS, il rinnovo del CCNL della cooperazione sociale. Un accordo che interessa 11.500 cooperative sociali aderenti e oltre 350.000 lavoratori, che assicurano la tenuta del welfare italiano garantendo servizi a oltre 7 milioni di persone.
“Il rinnovo – sottolineano Stefano Granata, presidente di Confcooperative Federsolidarietà, ed Eleonora Vanni, presidente di Legacoopsociali – prevede una serie di istituti che permettono alle cooperative sociali di rispondere in modo ancora più coerente ai nuovi bisogni di welfare e alle nuove sfide dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e di disabili. Dopo la riforma dell’impresa sociale, con questo accordo si introducono significative innovazioni che permetteranno alle nostre imprese di ampliare la propria operatività innovando le politiche sociali del nostro Paese.”
Un CCNL che conferma la dignità del lavoro stabile delle persone e, al contempo, accoglie elementi di flessibilità organizzativa quali la banca ore e la stagionalità, che vanno nella direzione di comporre al meglio le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori e la efficiente risposta ai bisogni dei cittadini utenti. In questa ottica, sono state inserite nuove figure come quella per l’aiuto domiciliare e dell’operatrice/ore dei servizi di istruzione/formazione e della continuità educativa 3/6 anni, per rendere ancor più completa l’offerta di servizi alle persone, anziani, minori e per valorizzare le tante competenze presenti nel nostro Paese che possono trovare nella cooperazione sociale un’occasione di lavoro e di crescita professionale.
Il CCNL rinnovato si qualifica altresì per l’inserimento di alcune tutele ulteriori, come il congedo per le donne lavoratrici vittime di violenza e di genere, e per il rafforzamento della garanzia della conservazione del posto di lavoro ai dipendenti nei casi di gravi patologie oncologiche, cronico-degenerative ingravescenti.
Il rinnovo prevede un aumento di 80 euro al mese di salario a regime pari al 5,95% e 3 tranche, di cui l’ultima a settembre 2020. È stata concordata, inoltre, l’erogazione di una tantum di 300 euro in due rate nel 2019 e un incremento dello 0,5% a sostegno della previdenza integrativa. Infine, ha trovato valorizzazione, tramite un’indennità di funzione, l’affiancamento all’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, dando il giusto riconoscimento normativo a tutta la cooperazione sociale di inserimento lavorativo.
Infine, è stato sottoscritto un accordo nel quale le parti si impegnano a promuovere e valorizzare la completa applicazione di tutte le previsioni del CCNL nelle diverse sedi nazionali e territoriali, al fine anche di garantirne la piena sostenibilità.