In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2017, il giorno 20 giugno, tante le iniziative realizzate dal Comune di Latina. A prendere parte a #PorteaperteSprar anche l’Atelier Acanthus, della cooperativa sociale Astrolabio.
Un atelier nel centro della città dove le donne rifugiate, provenienti da Gambia, Costa d’Avorio e Siria, lavorano fianco a fianco per realizzare capi ed accessori di alta sartoria. L’atelier sociale Acanthus, nato all’interno dello Sprar di Latina un anno fa, il 13 giugno ha accolto la cittadinanza in occasione di #PorteAperteSprar, una serie di eventi in programma su tutto il territorio nazionale per la Giornata Mondiale del Rifugiato in collaborazione con l’Unhcr.
A far visita all’atelier, la vice sindaca di Latina Maria Paola Briganti, l’assessore alle politiche di welfare e partecipazione del Comune di Latina Patrizia Ciccarelli, i rappresentanti dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e l’attrice Nancy Brilli che ha ascoltato le testimonianze delle donne rifugiate.
“Siamo contenti che a distanza di un anno dall’inaugurazione della sartoria, non solo prosegue con grande impegno questa esperienza, ma soprattutto siamo orgogliosi degli oggettivi risultati raggiunti tanto da farla assurgere a simbolo dell’esperienza Sprar. Come amministrazione crediamo molto nello Sprar, abbiamo prorogato infatti l’adesione al progetto.”, ha detto la vice sindaca del Comune di Latina Maria Paola Briganti.
Il tour tra le attività e le creazioni dell’atelier è stato anche occasione per ribadire il necessario legame tra accoglienza, territorio e welfare locale.
“La sartoria dello Sprar è un luogo in cui non solo le donne rifugiate trovano risposta ed accoglienza ma anche un luogo di apertura di servizi per la città” ha sottolineato l’assessore alle politiche di welfare del Comune di Latina Patrizia Ciccarelli.