Roma, 30 dicembre 2013 – Non tutte all’insegna del pessimismo” le considerazioni sullo stato della cooperazione e dell’economia provinciale nel 2013 del Presidente di Legacoop Latina- Emiliano Scinicariello.
“Certamente la durezza e la durata della crisi economica generale hanno lasciato sul campo segni di pesante declino economico e, conseguentemente, sociale- ha spiegato-. Ancor più in una provincia che, ancor prima della crisi “di tutti” viveva già da qualche anno “la sua crisi”; quella della deindustrializzazione, del progressivo smantellamento di importanti siti industriali ed il disfacimento degli indotti da essi generati. Una provincia come Latina, priva di importanti arterie di comunicazione stradale, di aeroporti e di snodi ferroviari di primaria importanza, ha attratto negli anni importanti aziende manifatturiere, in particolare del chimico farmaceutico, solo per la presenza dei finanziamenti agevolati per il mezzogiorno. Al venir meno dell’unica condizione, dell’unico fattore competitivo, si è progressivamente sgretolato il castello di sabbia. A quella crisi, cui si è aggiunta quella generale, il sistema delle PMI locali ha provato a reagire, pur in assenza di alcuna forma di politica industriale provinciale. Le basi da cui ripartire sono state, ovviamente, innovazione, territorio e – per quanto ci riguarda maggiormente – cooperazione”.
E spiega: “La crisi in provincia di Latina ha fatto selezione tra imprese, premiando quelle in possesso di “fondamentali” in grado di reggere l’urto di un così lungo periodo di crisi. Ha resistito chi ha visto nella crisi non solo un rischio, ma anche un’opportunità, investendo proprio nell’innovazione – intesa anche come innovazione di processo, come nuovo modo di interpretare il proprio ruolo di impresa nel contesto competitivo di riferimento – e nel territorio. Spesso la cooperazione è stato l’elemento aggiuntivo, quello che ha consentito di rilanciare imprese ormai al collasso, se non morte. Emblematico, in tal senso, ma non l’unico, il caso di Mancoop”.
Mancoop, azienda produttrice di nastro adesivo, è sorta dalle ceneri della ex Evotape, multinazionale fallita nel 2012 e recuperata grazie all’intraprendenza dei suoi dipendenti che hanno scelto di acquisirla.
“La provincia di Latina continua ad avere un’importante tradizione cooperativa, nonostante il territorio nel suo complesso non sia culturalmente pronto a recepire e rilanciare la cooperazione come forma di impresa del futuro, troppo ancorato a vecchi schemi e vecchi stereotipi- continua Emiliano Scinicariello-. Per questo motivo Legacoop Latina ha inteso promuovere la cooperazione tra i giovani, partendo dagli istituti scolastici, per far in modo di “sdoganare” fin dalle nuove generazioni l’idea di un’impresa che sappia essere solida e solidale, competitiva nel breve periodo e lungimirante, poiché guarda alle future generazioni. E Legacoop, in pieno spirito ACI, ha ritenuto fondamentale realizzare il progetto in questione insieme a Confcooperative Latina”.