Roma, 5 febbraio 2014- Diminuisce nei primi tre mesi del 2014 il ricorso agli ammortizzatori sociali tra le cooperative aderenti a Legacoop Lazio: infatti, nel 2012 le imprese che ne avevano fatto ricorso erano 50 con 1.485 lavoratori coinvolti, nel 2013 erano 28 cooperative con 758 lavoratori coinvolti e nel 2014 sono scese a quota 23 con 407 lavoratori coinvolti. Il dato più eclatante sta nella riduzione del monte ore utilizzato dalle nostre imprese che nel 2012 era pari a 456.233 ore, mentre nel 2013 è sceso a 138.237 ore con una riduzione delle ore utilizzate che sfiora il 70%. Da questi dati innanzitutto, emerge chiaramente che le cooperative resistono meglio alla crisi: maggiore capacità di reazione, minore sofferenza, soprattutto sul fronte occupazionale. E’ innegabile che la cassa integrazione in deroga abbia permesso alle cooperative di salvaguardare posti di lavoro, ma va anche detto che i soci lavoratori e i gruppi dirigenti delle nostre imprese hanno fatto di tutto per tutelare il lavoro, mettendo in campo da un lato progetti di riqualificazione e dall’altro promuovendo il modello cooperativo proprio laddove vi era assenza di lavoro. Negli anni le nostre associate hanno accantonato utili rafforzando il patrimonio e oggi è proprio grazie a tali risorse che è stato possibile sostenere l’attività in attesa di tempi migliori, promuovere nuova occupazione, favorire processi di solidarietà intercooperativa rendendo possibile il riassorbimento di tanti lavoratori in mobilità -oltre 300- che si sono ricollocati all’interno delle nostre imprese. Non mancano naturalmente elementi di preoccupazione: sei anni di crisi sono troppi anche per la cooperazione. Le risorse stanziate oggi per gli ammortizzatori sociali sono gravemente insufficienti per poter arrivare fino alla fine dell’anno, tenendo conto della grave crisi economica ed occupazionale che ancora interessa la nostra Regione. Inoltre mancherebbero 36 milioni di euro per garantire la copertura di tutto il 2013. Di primaria importanza rimane la necessità di condividere misure finalizzate allo sviluppo e che creino posti di lavoro, perché discutere solo di ammortizzatori non è sufficiente. Il sottoscrivendo patto per il lavoro e lo sviluppo è lo strumento per agganciare la ripresa e rafforzare l’economia sociale. La Regione Lazio deve sostenere con più forza la creazione di nuove imprese, specie quelle che nascono dalle crisi aziendali. In questo contesto la cooperazione può svolgere un ruolo da protagonista così come ci dimostrano gli esempi di Manucoop, Fenix Pharma e Videocoop.