Sta crescendo. “Italia Rinnovabile ha recentemente promosso quattro Comunità energetiche rinnovabili, attive o in fase di costituzione, nei territori di Viterbo, Rieti, Orvieto e Magliano Sabina. Sono già stati progettati sei impianti fotovoltaici per circa 310 kWp complessivi, su edifici religiosi, agricoli, industriali e commerciali”.
A raccontarcelo è Angelica Almi, socia della cooperativa benefit Italia Rinnovabile, impresa nata con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di comunità energetiche rinnovabili nel Lazio e nelle regioni confinanti.
“L’obiettivo a breve termine per noi è quello di completare l’installazione degli impianti, finalizzare la richiesta di finanziamento a Banca Etica e consolidare il modello cooperativo come strumento efficace di transizione energetica e giustizia sociale” commenta.
Nel medio lungo periodo, invece, la cooperativa punta ad espandersi in nuovi territori e a generare impatti positivi in termini di sostenibilità, contrasto alla povertà energetica, educazione ambientale e valorizzazione del patrimonio locale.
“Chi intende avviare una nuova Cer nelle aree in cui opera Italia Rinnovabile può contare su un modello già testato e su un supporto completo: dalla progettazione tecnica ed economica alla gestione amministrativa, alla consulenza giuridica – dice-. La cooperativa accompagna il processo senza oneri per gli enti locali, grazie anche alla possibilità di accedere a strumenti di finanziamento cooperativo come quelli offerti da Coopfond e da Banca Etica”. E ricorda: “Per chi vuole associarsi a una Cer già attiva, è possibile aderire come produttore, prosumer o consumatore, contribuendo alla condivisione dell’energia prodotta. I diritti per coloro che aderiscono comprendono la partecipazione alle assemblee della cooperativa, l’accesso ai benefici economici della condivisione energetica e l’inclusione nei meccanismi di welfare previsti. Ci sono ovviamente oneri e sono proporzionati alla tipologia di utenza e riguardano la quota di adesione cooperativa e l’impegno alla trasparenza dei dati di consumo”.
In conclusione, alla domanda sul perché scegliere la forma cooperativa e quali siano i vantaggi, risponde dicendo: “la forma cooperativa è la più naturale e coerente per una Comunità energetica rinnovabile perché ne incarna i principi fondanti: partecipazione democratica, mutualità, autonomia e radicamento nel territorio – ricorda-. A differenza di altri modelli, la cooperativa garantisce che ogni membro abbia voce e possa contribuire in modo paritario alla governance e alla gestione dell’energia condivisa. Inoltre, il modello cooperativo e la possibilità di aderire a Legacoop Lazio permette di accedere a strumenti dedicati del movimento, a percorsi formativi, assistenza per la redazione dello statuto e la strutturazione giuridica, e a una rete di relazioni istituzionali e finanziarie che rafforzano la solidità dei progetti locali”.