LA TUNISIA STUDIA IL MODELLO “PRIMA INFANZIA” DELLA COOPERATIVA NUOVE RISPOSTE

La maggior parte del personale che lavora nelle scuole materne e negli asili in Tunisia non ha ricevuto una formazione adeguata ed ha imparato il lavoro sul campo. Partendo da questa constatazione, il Ministero tunisino della Donna, della Famiglia e dell’Infanzia con la Conect Italia e il Gruppo professionale di asili nido e scuole materne della Conect (Confédération des Entreprises Citoyennes de Tunisie) hanno lanciato un ambizioso progetto per la definizione di una nuova metodologia formativa del personale impiegato nel settore.
Il programma si concentra su tre principali linee guida:

  • la contestualizzazione di una metodologia per la formazione di ispettori nel settore della prima infanzia;
  • la creazione di un centro di eccellenza;
  • la definizione di un road show in 9 paesi europei (Italia, Inghilterra, Spagna, Francia, Belgio, Finlandia, Svizzera e Svezia), riconosciuti come eccellenze nel settore della prima infanzia.

Il road show per la definizione del modello formativo ha fatto tappa, nel mese di dicembre 2017, in Italia. Ad ospitare una delle visite della Ministra della Donna, della Famiglia e dell’Infanzia tunisina, Neziha Labidi, è stata la cooperativa sociale Nuove Risposte, proprio nel giorno del 37° compleanno di attività.
La Ministra ha potuto così toccare con mano la realtà della cooperativa romana e del suo nido “Cantiere Infanzia” al Quarticciolo. A fare gli onori di casa la Presidente di Nuove Risposte, Elisa Paris, e la Vicepresidente, Mariella Zotti, insieme alle operatrici del nido. Hella Soraya Zanetti Colleoni, Presidente della Conect Italia e ambasciatrice dei bambini tunisini nei Paesi europei per conto del Ministero, ha dichiarato “questo programma rappresenta un’opportunità per riabilitare il settore della prima infanzia fornendo una formazione per il personale non allenato, che deve essere supervisionato dagli ispettori“.
La scelta di studiare il modello “prima infanzia” della cooperativa Nuove Risposte testimonia come l’esperienza maturata nel territorio romano costituisca oggi un inestimabile valore che andrebbe messo a sistema e non mortificato, mediante politiche volte ad incentivare il mantenimento di un sistema integrato di servizi educativi 0-3 anni.