Roma, 8 maggio 2012 – Diluire su un arco temporale più lungo, di almeno 5 anni, l’applicazione del contributo dell’1,31% per l’Aspi e dello 0,30% per la formazione continua alle retribuzioni dei soci lavoratori delle cooperative operanti nei settori della logistica, del facchinaggio e del multiservizi.
È la richiesta avanzata dall’Alleanza delle Cooperative al Governo ed alla Commissione Lavoro del Senato che sta esaminando il disegno di legge di riforma del mercato del lavoro.
“La nostra richiesta” -si legge in una nota- “non intende mettere in discussione l’entrata in vigore dell’Aspi a partire dal 1° gennaio del 2013, né a sminuire il significato della formazione continua, ma è mirata ad evitare che un ulteriore aumento dei costi della contribuzione metta in grave difficoltà le cooperative dei comparti indicati che, oltre ad essere ad alta intensità di manodopera ed a scarso valore aggiunto, si trovano a fronteggiare i pesanti effetti della crisi e dei ritardi di pagamento sia delle pubbliche amministrazioni che delle committenze private”.
“Il rischio concreto” -conclude la nota dell’Alleanza- “è che l’applicazione immediata dell’intero aumento contributivo possa determinare una riduzione significativa del numero degli occupati e, peggio, favorire le tante imprese irregolari che operano in questi comparti e che le organizzazioni che fanno parte dell’Alleanza delle Cooperative hanno da sempre combattuto”.