Come ogni martedì su Rai Tre anche ieri sera è andata in onda un′altra puntata della trasmissione di Giovanni Floris Ballarò in un clima teso e incerto dovuto all′annuncio di Berlusconi di dimissioni immediate all′indomani dell′attuazione del patto di stabilità. Ospiti della serata politici delle schiere del Pd come Gianni Letta e del Pdlcome Sandro Bondi, giornalisti di varie testate come Mario Sechi, direttore de Il Tempo, Ferruccio de Bortoli direttore del Corriere della Sera e Lucia Annunziata, conduttrice della trasmissione Mezz′ora in onda tutte le domeniche pomeriggio sulla stessa rete. Presenti inoltre diversi economisti esperti e a rappresentanza del mondo delle cooperative italiane, considerate vere e proprie imprese, il presidente di Legacoop Giuliano Poletti. Tra rischio di deafault, crisi dei consumi, dimissione ed eventuali prospettive post-Berlusconi, Poletti ha voluto lanciare un messaggio chiaro e deciso al mondo politico: è necessario dare fiducia e chiarezza agli italiani, intraprendendo finalmente la via della collaborazione tra le istituzioni, il mondo imprenditoriale e i sindacati.
Queste le parole puntuali del Presidente di Legacoop:
“Mi sono fatto l′idea che intanto potremmo fare una cosa originale, ad esempio fidarci degli italiani , accettare l′idea che se gli diciamo come stanno le cose, gli proponiamo soluzioni, gli italiani non ci prendono a pedate, non ci votino contro… magari ci votano persino. No, perchè siamo dentro una stranissima condizione, agli italiani non bisogna far sapere quello che succede, non bisogna far sapere come stanno le cose, ma gli italiani come stanno le cose lo sanno già, perchè le aziende italiane fanno fatica ad avere i soldi dalle banche, le banche oggi non si fidano più le une delle altre e nel quadro generale in più devono rispondere a Basilea, ai criteri… per cui hanno bisogno dei loro soldi e nn li danno più alle imprese , anzi glieli chiedono indietro. Noi abbiamo gli enti locali italiani che ormai da due anni non pagano più le imprese che stanno morendo. Succede una cosa incredibile,da questo punto di vista: ogni tanto sento qualcuno che mi dice bisogna fare una legge affinchè possa nascere un′impresa in un giorno, e io gli rispondo per piacere potete farne una per non fare morire quelle che sono già lì da venti anni che hanno lavorato e non vengono pagate?Mi sembrerebbe uan cosa normale. Allora , perchè, mi chiedo io, e propongo alle forze politiche: le organizzazioni sindacali italiane e le organizzazioni imprenditoriali italiane hanno compiuto un atto storico ad agosto di quest′anno, non in un altro secolo , si sono presentate con un documento firmato da tutti, dicendo al parlamento, al governo, “noi siamo pronti a collaborare”, c′erano Confindustria, le banche, le coop, i commercianti , i sindacati, e abbiamo fatto una lista di cose che secondo noi erano urgenti, e che per grande parte assomigliano a quelle che dice la Bce, con una significativa sottolineatura che per altro sta nella lettera della Bce, e cioè, come tutti sanno si fallisce, non perchè il debito è grande o piccolo, si fallisce perchè nn si riesce a restituire ciò che si ha, quindi il problema dell′Italia è insieme tenere sotto controllo la spesa e tornare a crescere, bisogna decidere che un pò dei soldi che si vanno a prendere, non si mettono tutti nel buco, se ne mettono una parte nel buco e una parte va data a quelli che fanno crescere l′Italia, il lavoro e l′impresa, perchè se non si fanno queste due cose insieme non si va da nessuna parte.Tutti i grandi partiti italiani dovrebbero provare a fare un atto di grande generosità, anzi secondo me nel loro interesse, se riuscissero a pensare davvero a cosa è utile a questo paese, tutti insieme e facessero un mezzo passo indietro rispetto a quello che è il loro probabile interesse immediato e investissero sul futuro di questo paese , farebbero una grande cosa, FIDIAMOCI DELL′ITALIA!”.
fonte: Parsifal