COMUNICATO STAMPA – 28 gennaio 2011
E’ stato inaugurato questa mattina il nuovo complesso produttivo del consorzio sociale Gruppo Darco a Pomezia, alla presenza del vice presidente della Giunta regionale e assessore all’Urbanistica Luciano Ciocchetti (Udc), del senatore Domenico Gramazio (Pdl), dell’assessore regionale ai Trasporti Francesco Lollobrigida, di Isabella Rauti, membro
dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale del Lazio, dell’assessore alle politiche sociali della Regione Lazio, Aldo Forte e del sindaco di Pomezia, Enrico De Fusco. A tagliare il nastro e benedire la struttura, al numero 6/a di via Santo Domingo, è intervenuto il cardinale Fiorenzo Angelini, presidente Emerito del Consiglio Pontificio della Pastorale per gli operatori sanitari.
Il nuovo complesso, che nasce in coincidenza dei 35 anni dalla fondazione della cooperativa sociale integrata Capodarco, ospita il centro dati di ultima generazione e le attività del nuovo sistema di elimina code intelligente “QRecup”. Messo a punto dal Gruppo Darco, il QRecup è in grado di migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi che regolano l’accesso del pubblico negli uffici e negli ambulatori sanitari.
L’area occupata dal complesso di Pomezia è pari a circa 10 mila metri quadrati, distribuiti fra una palazzina per uffici di due piani con annessi capannone per le attività, call center, show room e aree logistiche.
“Sono queste le vere cattedrali” ha esordito il cardinale Angelini nella sua benedizione. “Sono questi i luoghi in cui bisogna attrarre le persone, non le cattedrali di San Pietro, San Giovanni o San Paolo – continua Angelini – perché sono questi i luoghi dove, dando lavoro alle persone più disagiate, si testimoniano quelle che non sono solo favole”. “Io so che cosa vogliono dire la guerra e la fame – ha aggiunto il cardinale – perciò, quando assisto a questo tipo di realizzazioni, sono felice”.
“Questa è un’opportunità che contiamo potrà dare lavoro a diverse centinaia di nuovi operatori di cui una gran parte disabili” commenta il presidente del Gruppo Darco, Maurizio Marotta. “Un progetto commerciale che prevede di automatizzare i processi del front office delle attività che svolgiamo, riducendo la spesa delle pubbliche amministrazioni e migliorandone i servizi – aggiunge Marotta -. Contiamo di occupare molte persone nella messa a punto di apparati elettronici, nei sistemi informatici e nei servizi collegati, compreso l’ampliamento del progetto di telelavoro – sottolinea il presidente del Gruppo -. Auspichiamo che da questa iniziativa, anche con il sostegno delle istituzioni, si possa sviluppare il rilancio di questo territorio e di un’economia locale che affermi in modo definitivo il ruolo dell’impresa sociale sul mercato”.
“Confermo il pieno sostegno alla Capodarco da parte del mio assessorato – ha voluto ricordare Francesco Lollobrigida –. Lavoreremo per collegare meglio questa struttura e Pomezia alla Capitale”.
“Lo scorso 29 settembre ho visitato la sede romana della Capodarco – ha aggiunto Isabella Rauti – che è un modello di eccellenza oltre che di integrazione sociale di persone con disabilità o criticità, replicabile sul territorio”. “Oggi assistiamo alla moltiplicazione di uno spazio – continua Rauti -, una vecchia impresa di Pomezia che hanno chiuso, che trova un risvolto positivo nella creazione di una struttura che va incontro ai bisogni dei cittadini”.
Il sindaco di Pomezia Enrico De Fusco ha voluto esprimere un “Grazie alla Capodarco che è riuscita a realizzare questo grande esempio di integrazione e a dimostrare che la diversità spesso non toglie nulla all’intelligenza”. “In una città come Pomezia, poi – continua De Fusco – dove ogni giorno assistiamo a industrie che chiudono, a lavoratrici che salgono sui tetti disperate, vedere che un progetto si sviluppa e cresce è meraviglioso”.
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