In tutta la Capitale sta per partire una campagna di informazione per condividere con i genitori e i bambini l’impegno del Comune di Roma per un’alimentazione sana nelle mense scolastiche. L’Amministrazione intende migliorare ancora di più la qualità del servizio offerto, puntando su qualità e territorialità ed aumentando del 40 per cento i controlli, che non riguarderanno solo le mense ma, per la prima volta, tutta la filiera
Nel 2014 la quota di prodotti territoriali presenti nelle mense capitoline supererà il 60%. La maggior parte degli alimenti viene da coltivazioni e allevamenti distanti meno di 300 km da Roma.
Ogni giorno, per i 180 giorni dell’anno scolastico, le mense scolastiche forniscono 145.000 pasti e 145.000 spuntini di metà mattina ad alunne e alunni delle scuole dell’infanzia, elementari e medie.
Le scuole interessate sono 700 scuole, di cui circa il 90% dotate di cucina, mentre il restante 10% riceve pasti caldi trasportati da mense vicine.
I menù sono elaborati dalle dietiste di Roma Capitale che, in collaborazione con la facoltà di Scienze dell’Alimentazione della Sapienza, dettano regole precise sulle quantità e sulle modalità di cottura.
Per garantire la varietà delle pietanze, la distribuzione degli alimenti è organizzata secondo un programma di nove settimane, articolato su due periodi, invernale ed estivo, per offrire sempre prodotti di stagione.
Gli alimenti hanno certificazioni DOP e IGP; le carni provengono dai migliori allevamenti non intensivi (chianina, marchigiana o romagnola), a lento accrescimento, quindi con un maggiore potere nutrizionale; la frutta e la verdura sono 100% bio, così come il pane. Da quest’anno sono state introdotte alcune tipologie di pesce fresco, tra cui la trota biologica.
Molti prodotti, come la cioccolata e le banane, vengono acquistati direttamente al Mercato Equo e solidale, per sostenere lo sviluppo dei Paesi emergenti.