“In molti casi le criticità nella realizzazione di una reale integrazione dipendono dall’approccio dei vari attori coinvolti nell’accoglienza, spesso focalizzati solo sul proprio specifico segmento d’azione.” – ha dichiarato Anna Vettigli, Responsabile Legacoopsociali Lazio – “Per un’efficace progettualità sul tema dell’accoglienza ai migranti servono visione d’insieme, collaborazione, sensibilizzazione della cittadinanza e capacità di mettere in atto una reale inclusione dei soggetti coinvolti, che devono appunto essere “inclusi” nel tessuto sociale e non relegati ai margini della società.”
Questa la risposta di Legacoop Lazio alla presa di posizione dell’Amministrazione capitolina che, con la richiesta di moratoria indirizzata al Prefetto, sembra intenzionata a spostare altrove il problema invece di costruire soluzioni concrete ed efficaci. Soluzioni funzionanti e funzionali, sul tema dell’accoglienza dei migranti, ne esistono già, molte ancora se ne potrebbero costruire insieme agli operatori del settore sociale.
Cooperative ed Associazioni devono essere chiamate a supportare i processi di accoglienza ed inclusione, per coadiuvare le Istituzioni nazionali e locali nel far conoscere ciò che accade sul territorio e attivare “un circuito virtuoso tra diritti da tutelare ed utilità sociali da condividere”, come indica la Carta per la Buona Accoglienza delle Persone Migranti.
Non a caso il mondo della cooperazione ha già chiesto alla Direzione Accoglienza e Inclusione del Comune di Roma Capitale l’istituzione di un tavolo di concertazione permanente in materia di migranti e politiche di integrazione, allargato ai diversi attori, per analizzare soluzioni e rendere concreta e attuabile la buona accoglienza, promuovendo al contempo un percorso per realizzare l’accoglienza diffusa.
Il prossimo 20 Giugno, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, il Forum Terzo Settore del Lazio organizzerà invece nella Capitale, in cooperazione con moltissime realtà tra cui Legacoop Lazio ed il Municipio Roma II, una serata interamente dedicata a queste complesse tematiche con dibattiti, esperienze concrete e, soprattutto, indicazioni operative. Indicazioni che speriamo possano risultare utili al Comune di Roma Capitale per avviare un percorso condiviso tra tutti i soggetti coinvolti nel processo.
Ci vogliono coraggio ed una rete di supporto ampia e radicata nel territorio per far sì che Roma possa diventare un faro della solidarietà e dell’accoglienza, un luogo dove romani di nascita e d’adozione possano convivere pacificamente e nel reciproco rispetto.