Comunicato congiunto Legacoop Lazio, Confcooperative Lazio e AGCI Lazio
Lo scorso 31 ottobre il XII Municipio ha comunicato alle cooperative sociali attive sul territorio, senza alcun preavviso o ulteriori spiegazioni, la temporanea interruzione dei servizi SAISH, SAISA e CEDAF, ovvero i servizi di assistenza domiciliare per anziani non autosufficienti e disabili gravi. Un’interruzione non meglio quantificata, in attesa del “perfezionamento degli atti volti alla prosecuzione del rapporto”.
Anziani e disabili hanno rischiato di restare abbandonati a loro stessi, senza che qualcuno abbia ritenuto opportuno avvisare tempestivamente famiglie e utenti stessi. Un’interruzione improvvisa non di servizi “accessori” ma di servizi essenziali, rivolti alle fasce più deboli della popolazione cittadina, in grado di generare una vera e propria emergenza sociale. Senza contare il disagio provocato ai soci lavoratori delle cooperative, utilizzati ad intermittenza per sopperire alle ormai regolari carenze organizzative.
A seguito delle numerose proteste avanzate sul web e sui social da stampa, opposizione, sindacati, operatori ed utenti, il XII Municipio sembra poi essere tornato sui suoi passi, annunciando la risoluzione del problema. Resta comunque lo sconcerto per una decisione presa ignorando le gravissime implicazioni che la repentina interruzione di un servizio di questo genere può provocare. Senza considerare, inoltre, che si è trattato di un secondo episodio dopo quello verificatosi precedentemente presso il Municipio XI ad inizio ottobre.
In un quadro ancora poco chiaro e definito, le cooperative coinvolte hanno deciso di erogare lo stesso i servizi previsti, per evitare disagi alle famiglie e agli utenti. Senza rassicurazioni economiche o contrattuali hanno deciso di non anteporre i propri interessi a quelli della cittadinanza, come già fatto numerose volte negli ultimi anni.
Nonostante il superamento delle criticità immediate e il ripristino dei servizi, Legacoop Lazio, Confcooperative Lazio e AGCI Lazio esprimono preoccupazione per le modalità utilizzate, che rischiano di diventare prassi consolidate. La sospensione di un servizio essenziale non può essere in alcun modo presa in considerazione come soluzione ad un problema di perfezionamento degli atti. Legacoop Lazio, Confcooperative Lazio e AGCI Lazio, insieme a tutte le cooperative coinvolte, restano a disposizione del Comune di Roma Capitale per avviare una progettualità comune che prevenga e non tamponi eventuali criticità, proponendosi come interlocutori di sistema e non semplici erogatori di servizi.