Roma, 8 gennaio 2013- “Le cooperative aderenti a Legacoop Lazio nella provincia di Rieti non sono moltissime- in tutto quasi una quarantina. Si tratta però di imprese cooperative che hanno tutte una storia pluriennale e che hanno accorpato moltissimi soci lavoratori- ha spiegato Federico Masuzzo, portavoce di Legacoop Lazio nella provincia di Rieti-. Proprio grazie alla loro storia e alla loro piena adesione ai principi della cooperazione, queste imprese hanno saputo ‘tenere botta’. Non è un caso che siano stati pochissimi i casi di cooperative andate in liquidazione. Molte tra le nostre cooperative hanno una storia più che ventennale. Per questo, forse, sono più pronte nell’affrontare i momenti di crisi”.
Nel sociale, spiega Masuzzo, a Rieti ci sono cooperative che operano per i richiedenti asilo e i rifugiati politici. E non solo. “Abbiamo anche degli ottimi esempi di progetti di integrazione. La cooperativa Mandela è nata per accogliere i richiedenti asilo ed è composta da rifugiati politici che stanno cercando di inserirsi nel mondo del lavoro, operando nel settore del giardinaggio e della potatura degli olivi.E’ fatta interamente da ragazzi richiedenti asilo. Questo significa integrazione vera. E’ una nostra idea, una nostra creazione di cui siamo molto orgogliosi”- racconta.
In provincia, poi, “piccole mense scolastiche in cui si sta attenti a servirsi di prodotti ottimi e di favorire le micro-produzioni”, “un servizio che aiuta i ragazzi con disabilità ad andare a scuola in tutta la provincia di Rieti”, “la Cooperativa di Grisciano che produce suino nero- una produzione di nicchia molto importante” e altre piccole cooperative che fanno servizi. La costellazione di cooperative descritta da Masuzzo è ricca di idee e iniziative eccellenti. “Come quelle del gruppo di soci che ha creato “Radio Mondo” – esperienza che dura da più di venti anni- e quella della Cooperativa SMIA, specializzata in scenografie in plexiglass per le trasmissioni televisive della Rai e di Canale 5. In pochissime, in Italia, si applicano in questo settore”- ha detto Masuzzo.
Poi, denuncia: “Ancora troppi giovani hanno difficoltà ad accedere al credito bancario. Per questo faticano a trasformare quelle che sono ottime idee e in start-up”.
Nel 2014, a Rieti si punterà sull’agricoltura e sulle nuove produzioni “per far capire ai giovani che c’è una strada anche in questa direzione. Non è pensabile, infatti, che nella provincia di Rieti – nella Sabina- si raccolga solo il 30% delle olive per la produzione di olio. Eppure, lo riconoscono persino gli istituti bancari, turismo sociale e agricoltura sociale sono il nostro futuro”.