Roma, 4 novembre 2011 – Il 31 ottobre a New York, presso le Nazioni Unite, si è svolta la cerimonia di lancio del 2012, Anno Internazionale delle Cooperative. A celebrare l’evento erano presenti il Vice Segretario Generale delle Nazioni Unite, Asha-Rose Migiro; il Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite, Sha Zukang; il Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Nassir Abdulaziz al-Nasser; i rappresentanti degli Stati Membri; il Direttore della Divisione per le Politiche Sociali e lo Sviluppo, Daniela Bas; l’ex primo Ministro della Gran Bretagna,Gordon Brown; la Presidente dell’Alleanza Cooperativa Internazionale, Pauline Green; e più di 150 leaders cooperativi del mondo. Per Legacoop hanno partecipato il Presidente, Giuliano Poletti, e la Responsabile dell’Ufficio Relazioni Internazionali, Stefania Marcone.
Le celebrazioni sono iniziate con il lancio ufficiale dell’Anno Internazionale, presieduto dal Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite, del dipartimento Affari Economici e Sociali, Sha Zukang, e dal Direttore della Divisione per le Politiche Sociali e lo Sviluppo, Daniela Bas. Inoltre, il direttore dell’ILO, Juan Somavia, ha contribuito al lancio ufficiale inviando un messaggio. “Storicamente le cooperative sono nate in tempi di difficoltà economica e testimoniano la loro capacità di alleviare gli effetti di tali crisi. – Ha dichiarato Sha Zukang, che ricopre anche la carica di Segretario Generale della Conferenza Onu sullo Sviluppo Sostenibile “Rio+10” – Anche l’attuale crisi ne è una prova, visto che le imprese cooperative, ed in particolare quelle finanziarie, hanno mostrato una maggiore capacità di resistere rispetto alle imprese ordinarie. Le cooperative offrono un modo di fare impresa che si adatta perfettamente a rispondere alle sfide che stiamo affrontando, ed è importante valorizzarle appieno non solo per migliorare l’economia, ma anche per raggiungere nuovi traguardi verso lo sviluppo sostenibile. L’Anno Internazionale delle Cooperative rappresenterà un’occasione importante per promuovere questi obiettivi”. Alla stessa stregua Somavia, nel suo messaggio, ha sottolineato come le cooperative, radicate nelle comunità locali, siano un canale importante di connessione tra i valori del mercato e quelli umani, consentendo di raggiungere in modo più efficiente obiettivi effettivamente legati ai bisogni delle persone. Proprio per questo nel corso dell’Anno Internazionale delle Cooperative, la voce del movimento cooperativo sarà cruciale per identificare nuovi modelli di crescita inclusiva e sarà necessario rafforzare gli impegni per promuovere politiche che consentano alle cooperative di operare e di svilupparsi. Infine, Daniela Bas, ha espresso la sua soddisfazione nel lanciare l’Anno Internazionale delle Cooperative, sia in quanto direttrice della divisione che si occupa concretamente di cooperative all’interno delle Nazioni Unite, sia in quanto italiana, “poiché – come ha voluto mettere in evidenza – la cooperazione fa parte delle radici della storia dell’Italia”.
Alla cerimonia di apertura è seguita la tavola rotonda “Le imprese cooperative costruiscono un mondo migliore: contributi per lo sviluppo sostenibile”, moderata dal Vice Presidente dell’Assemblea Generale. Sono intervenuti: Jack Wilkinson, Presidente della Organizzazione Mondiale degli Agricoltori; Maria Aranzazu Laskurain, Direttore del Segretariato Generale di Mondragon (Paesi Baschi/Spagna); Li Chengyu – Presidente della organizzazione di rappresentanza delle cooperative cinesi “All China Federation of Supply and Marketing Cooperatives”; Piet Moerland, Presidente di Rabobank (Paesi Bassi); Carlos Heller, Presidente della Banca argentina Credicoop.
Successivamente alla tavola rotonda, le celebrazioni sono proseguite nel corso della 66esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite. “Le imprese che si basano sui principi cooperativi dell’auto-aiuto, democrazia, uguaglianza, equità e solidarietà – ha affermato il Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Nassir Abdulaziz al-Nasser – hanno ridotto la povertà, creato posti di lavoro e promosso l’integrazione sociale. In tal modo, le cooperative offrono un modello di organizzazione economica di proprietà dei soci, in grado di riconciliare la logica dell’economia di mercato con gli imperativi di inclusione sociale e di ownership, particolarmente rilevanti in questo periodo di crisi finanziaria ed economica globale”.
Facendo eco al Presidente, il Vice Segretario Generale delle Nazioni Unite, Asha-Rose Migiro ha evidenziato come la domanda crescente per un cambiamento verso uno stile di vita più sostenibile, inclusivo e responsabile, possa trovare la sua forza proprio nel movimento cooperativo che è riuscito a bilanciare la viabilità economica con la responsabilità sociale. “Per questo l’Anno Internazionale delle Cooperative – ha proseguito – offre una grande opportunità per accrescere la sensibilità dell’opinione pubblica sulle cooperative, per promuovere la loro formazione e per invitare i governi a realizzare politiche favorevoli alla loro crescita. Il 2012 rappresenta anche una opportunità per sottolineare l’importanza dei valori cooperativi, tra cui la sostenibilità, la solidarietà e l’inclusione”.
L’ex Primo Ministro della Gran Bretagna, Gordon Brown, ha dichiarato che non basta riconoscere la reciproca dipendenza che sta sempre più caratterizzando la vita moderna “dobbiamo fare di più che semplicemente parlare della nostra interdipendenza. Non è “anti-ricchezza” dire che la ricchezza deve fare di più che servire i ricchi; e non è “anti-concorrenza” dire che, senza cooperazione, la concorrenza potrebbe trascinarci in basso invece che risollevarci. Il miliardo circa di cooperatori e cooperatrici nel mondo hanno mostrato che il principio umano della cooperazione può aiutare a creare una economia migliore”.
“Le imprese cooperative in tutto il mondo – ha sottolineato Pauline Green nel suo rapporto all’Assemblea Generale – hanno contribuito direttamente a migliorare le condizioni di vita della metà della popolazione mondiale. Le cooperative hanno condotto fuori dalla povertà, in modo dignitoso, milioni di persone, dimostrando contemporaneamente di saper competere sul mercato in modo efficiente con le altre forme di impresa, e anche di prosperare. Le 300 più grandi cooperative del mondo valgono circa 1,6 trilioni di dollari, operando in alcuni dei settori industriali più concorrenziali. Ma certamente vi è grande necessità di aumentare la sensibilità in merito al significato di fare impresa in modo cooperativo”. Per questo, ha continuato la Presidente dell’Alleanza Cooperativa Internazionale, è necessario che siano sempre di più le persone che ricoprono incarichi decisionali che siano a conoscenza delle dimensioni e delle caratteristiche delle imprese cooperative, riconoscendole nelle politiche pubbliche. Due sono le peculiarità che la Presidente ha messo in risalto: l’essere guidate dai valori e l’essere guidate dalle persone. In particolar modo ha messo in evidenza come l’esperienza cooperativa possa rappresentare una risposta importante per tutti i giovani che, nelle varie parti del mondo, stanno richiedendo una società più equa e democratica. Pertanto, si augura che dopo il 2012 si passi ad una decade di successo per la crescita del movimento cooperativo internazionale.
A sostegno dell’Anno Internazionale della Cooperazione sono inoltre intervenuti 20 rappresentanti degli Stati Membri, tra cui la Mongolia, il Paese che ha promosso la risoluzione che ha portato alla dichiarazione dell’Anno Internazionale delle Cooperative, l’India, il Brasile, gli USA, la Finlandia, l’Argentina, etc.
Le celebrazioni si sono quindi concluse con due eventi organizzati dall’Alleanza Internazionale delle Cooperative, tenutisi la sera del 31 ottobre e la mattinata del 1° novembre, nel corso dei quali, tra l’altro, è stata presentata la versione aggiornata del Rapporto “Global 300” ed è stato lanciato ufficialmente il Fondo Globale per lo Sviluppo delle Cooperative.
fonte: Legacoop