L’Associazionismo archeologico, nato 50 anni fa per opera di Ludovico Magrini, oggi è una realtà diffusa in tutta Italia
Sabato 5 novembre alle ore 10 si svolgerà a Palazzo Valentini, sede della provincia di Roma il convegno “Volontari per l’Archeologia”, organizzato in occasione del ventennale della scomparsa di Ludovico Magrini che fu il fondatore dell’associazionismo archeologico in Italia.
Nel 1963 nacque il Gruppo Archeologico Romano e, nel 1965, i Gruppi Archeologici d’Italia attivi con circa 100 sedi e 42.000 soci sparsi sul territorio nazionale. Nel 1981, sempre su iniziativa di Magrini, venne fondato il Forum delle Associazioni Europee per i Beni Culturali, presentato per la prima volta a Roma nella prestigiosa sede della Protomoteca in Campidoglio.
L’Associazionismo Archeologico di massa ha costituito ed è ancora oggi un fenomeno tipicamente italiano, nato spontaneamente da un gruppo di giovani nei primi anni Sessanta con il doppio scopo di contribuire alla tutela e alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale al fianco delle istituzioni, e di battersi contro lo stato di abbandono e di degrado che da sempre lo attanaglia.
In quasi 50 anni di attività migliaia di persone hanno potuto scoprire l’importanza della partecipazione attiva per la salvaguardia della “memoria storica” e per la conservazione del nostro immenso patrimonio culturale. Nel tempo, la collaborazione dei volontari con le istituzioni nazionali e locali ha portato all’apertura al pubblico e alla valorizzazione di importanti aree archeologiche, musei, chiese, antiquari, e alla stretta collaborazione con alcune soprintendenze per scavi, ricognizioni e recuperi urgenti da scavi clandestini. Innumerevoli le attività dedicate alla didattica nelle scuole e alla divulgazione.
Risalgono alla fine degli anni Settanta le prime attività di “Archeologia nella scuola”, le adozioni di monumenti, la creazione dei Campi di archeologia per ragazzi in età scolare.
Dall’associazionismo archeologico provengono molti dei tecnici e professionisti che operano nel settore dei beni culturali, nelle università, nelle soprintendenze e soprattutto nei musei locali e nelle cooperative archeologiche. Migliaia di persone hanno condiviso nel tempo l’idea magriniana che “Il cemento ideale di una comunità” sia costituito “dalla memoria storica” e dalla capacità che tale comunità ha di accrescerla e conservarla. E hanno quindi operato perché i cittadini potessero partecipare in modo diretto alla ricerca, alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali e perché, attraverso la conoscenza, ne divenissero i primi attenti custodi.
L’Associazionismo archeologico costituisce un grande movimento culturale, nobile espressione dalla società civile italiana, che ha fortemente contribuito a cambiare e innovare nel nostro paese il contesto dell’intero settore. L’attenzione verso la divulgazione scientifica e la didattica scolastica è nata in seno ai Gruppi Archeologici, così come quell’ impegno diretto dei cittadini per la difesa del patrimonio storico-archeologico, che ha dato vita a epiche battaglie contro le lottizzazioni selvagge del territorio e contro lo scempio causato dagli scavi clandestini sistematici nelle necropoli dell’ Etruria.
Il convegno, patrocinato dall’Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Roma è stato promosso dal Museo Civico di Santa Marinella “Museo del Mare e della Navigazione Antica” e dalla Onlus Gruppo Archeologico del Territorio Cerite, in collaborazione con i Gruppi Archeologici d’Italia, il Gruppo Archeologico Romano, il Forum delle Associazioni Europee per i Beni Culturali.
L’appuntamento è per sabato 5 novembre, alle ore 10, a Roma nella prestigiosa sede della Provincia a Palazzo Valentini. Il programma si svolgerà con il saluto dell’Assessore alle Politiche Culturali della Provincia di Roma On. Cecilia D’Elia. Seguirà la presentazione dei lavori a cura del dott. Flavio Enei – Direttore del Museo Civico S. Marinella, Presidente del Gruppo Archeologico del Territorio Cerite e la proiezione video “Volontari per l’Archeologia” curato da Francesca Romana Corradini, Antonio Marziali e Alberto Lelli. Interverranno quindi: il dott. Enrico Ragni, presidente nazionale dei Gruppi Archeologici d’Italia, la dott.ssa Adriana Martini, presidente del Forum Europeo delle Associazioni per i Beni Culturali, il dott. Gianfranco Gazzetti, presidente del Gruppo Archeologico Romano, la dott.ssa Anna Maria Conti, presidente della Cooperativa Arx, il dott. Vincenzo D’Ercole della Soprintendenza Archeologica per i Beni Archeologici dell’Abruzzo, il prof. Alessandro Guidi dell’Università di Roma Tre, il dott. Giampiero Galasso, giornalista, direttore del Museo Archeologico di Bisaccia, il dott. Stefano Alessandrini, consulente Ministero dei Beni Culturali, Avvocatura di Stato.