REGIONE LAZIO E PARTI SOCIALI: FIRMATO IL PROTOCOLLO “PIÙ SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO”

Realizzare azioni sinergiche in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, per delineare un modello innovativo di prevenzione e di contrasto al fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali, promuovere la piena tutela della salute, dell’integrità e della dignità della persona in ogni ambiente di lavoro, di studio e di vita, nonché perseguire standard elevati di salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Questi gli obiettivi del Protocollo d’Intesa “PIÙ SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO”, siglato lo scorso 29 aprile da Regione Lazio, Ispettorato Interregionale Del Lavoro (Abruzzo, Lazio, Toscana, Sardegna, Umbria), Inail, Inps, Direzione Regionale Vigili Del Fuoco del Lazio, Anci, Ufficio Scolastico Regionale, Crul, Cgil Roma e Lazio, Cisl Lazio, Uil Lazio, Ugl Lazio, Unindustria, Federlazio, Legacoop Lazio, Confcooperative Lazio, Agci Lazio, Confcommercio Lazio, Confesercenti Lazio, Confartigianato Imprese Lazio, Casartigiani Lazio, Cna Lazio, Coldiretti, Confprofessionisti Lazio, Confetra Lazio, Federalberghi Lazio, Cisal Lazio, Cdo Roma, Abi e Confapi Lazio.
Al 31 dicembre 2018, i dati Inail evidenziano a livello nazionale un aumento delle denunce di infortunio sul lavoro (+0,9%) rispetto al 2017, con un incremento degli eventi con esito mortale (+ 9,1%) e degli infortuni in itinere, avvenuti cioè nel tragitto di andata e di ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro (+2,7%). I medesimi dati, a livello regionale, registrano una leggera flessione delle denunce di infortunio sul lavoro nel loro complesso, rispetto allo stesso periodo del 2017 (-1,4%), ma un aumento degli eventi in itinere (+1,5%) e una invarianza del numero di infortuni mortali. Per quanto concerne le denunce di malattie professionali, si registra un aumento rispetto all’anno precedente sia a livello Italia (+ 2,4%) che a livello Lazio (+ 6,1%).
Per contrastare questo fenomeno la Regione Lazio ha stanziato circa 2 milioni di euro, per il triennio 2019-2021, da investire in iniziative che coinvolgeranno diversi comparti economici (agricoltura, edilizia, logistica e trasporti, servizi, manifatturiero e lavoro mediante piattaforme digitali), finalizzate alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Come illustrato dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e dall’Assessore al Lavoro, Claudio Di Berardino, l’accordo si compone di alcuni punti fondamentali:
– attuare iniziative di sensibilizzazione e diffusione della cultura e della pratica della salute e della sicurezza in ogni ambiente di lavoro;
– promuovere la sicurezza sul lavoro come etica di responsabilità sociale;
– finanziare interventi formativi dedicati ai lavoratori, ai datori di lavoro delle PMI, ai piccoli imprenditori e ai liberi professionisti;
– valorizzare le figure degli RLS e RLST mediante azioni che consentano una migliore identificazione e qualificazione del ruolo svolto e della relativa funzione;
– elaborare strumenti standardizzati per la valutazione dei rischi per comparti lavorativi, destinati alle micro e piccole imprese;
– elaborare metodologie e strumenti per la prevenzione, l’analisi e la valutazione dei rischi specifici;
– realizzare ogni anno ad ottobre, in occasione della Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, gli “Stati generali della sicurezza”.
A ottobre faremo una prima verifica degli impegni che oggi sono stati assunti e così faremo periodicamente. Crediamo – ha puntualizzato l’Assessore al Lavoro, Claudio Di Berardino, nel corso della presentazione – che questo sia un modo di proseguire questo lavoro di concertazione e di confronto per adattare e cambiare gli interventi, a seconda delle necessità che emergono.
Gli indici economici – ha sottolineato il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – continuano a essere non positivi ed anche per questo ci siamo mossi: la sicurezza era un problema anche quando la crescita era alta, ora andiamo verso una fase storica in cui a bassa crescita può seguire un abbassamento della sicurezza e un aumento del lavoro nero.
A fargli eco il Presidente di Legacoop Lazio, Placido Putzolu, a margine della firma del Protocollo: “La salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro sono elementi prioritari per le nostre cooperative, che basano la loro forza e distintività proprio sul capitale umano costituito dai soci-lavoratori: tutelare la salute delle persone equivale a tutelare la salute dell’impresa. Bisogna però mettere le imprese nelle condizioni di poter adempiere in modo adeguato ai propri doveri, soprattutto in un periodo di recessione come quello che stiamo vivendo. Per questo auspichiamo che il Protocollo sia accompagnato da sempre più incisive azioni di contrasto ai bandi irregolari e al massimo ribasso: quando il margine è estremamente risicato, il rischio è che si vadano a tagliare proprio gli oneri in materia di sicurezza sul lavoro e valutazione dei rischi.