“Vuoto a rendere: ripristinare regole e buone pratiche”. Si tratta della proposta di delibera d’iniziativa consiliare sull’introduzione di un nuovo regolamento cittadino per il ripristino del vuoto a rendere per i contenitori in plastica, vetro e alluminio, presentata oggi dal consigliere Pd Campidoglio e vicepresidente della Commissione lavori pubblici di Roma Capitale, Dario Nanni, dal responsabile relazioni istituzionali Coop, Massimo Pelosi, e dal segretario regionale Adiconsum, Fabrizio Premuti, presso la Sala conferenze dei Gruppi Consiliari in via delle Vergini.
LA DELIBERA – La delibera prevede l’avvio di un progetto di sperimentazione del vuoto a rendere con le grandi catene di distribuzione, un ciclo di sperimentazione, l’impegno da parte di Roma Capitale nell’avviare e farsi promotrice di una campagna di sensibilizzazione dei cittadini, e una campagna di sensibilizzazione nelle scuole. “Le politiche sulla gestione e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani attuate dalla Regione Lazio, dalla Provincia di Roma e da Roma Capitale, ciascuno per le sue competenze, non hanno portato a miglioramenti sostanziali – ha detto Nanni – Nel 2011, secondo i dati resi noti dall’Agenzia per il controllo e la qualita’ dei servizi pubblici locali del Comune di Roma, Roma Capitale ha conferito in discarica 966mila tonnellate di rifiuti e la raccolta differenziata si e’ attestata intorno al 24,6 per cento. La reintroduzione del sistema del ‘vuoto a rendere’ costituirebbe un eccezionale strumento di politica preventiva, finalizzata alla riduzione dei rifiuti all’origine”.
I VANTAGGI – Secondo il consigliere “il sistema ‘la reintroduzione del ‘vuoto a rendere’ costituisce per Roma Capitale una grande opportunitaà e un vantaggio anche in termini economici: basti pensare che riducendo la quantità di rifiuti diminuirebbero di gran lunga i costi che l’amministrazioen capitolina deve sostenere per la raccolta, la differenziazione e il trasporto dei rifiuti nelle discariche o nei siti di riciclaggio”.
LA FILIERA DI RECUPERO – In particolare, la proposta di delibera prevede prima l’istituzione di una filiera di recupero, riutilizzo e riciclo dei contenitori di vetro/plastica/alluminio/acciaio che coinvolgaconsumatori finali ed esercenti di attivita’ commerciali. La filiera viene così strutturata: una volta effettuato l’acquisto del prodotto, il consumatore finale restituisce il vuoto alla catena di distribuzione presso la quale ha effettuato l’acquisto. Al momento della restituzione, al consumatore finale viene corrisposto un titolo d’acquisto ovvero un bonus che ha pieno valore economico da riutilizzare presso lo stesso venditore. I soggetti che vogliono aderire al progetto stipuleranno con Roma Capitale una convenzione, impegnandosi ad attivare virtuosamente la filiera di recupero e riutilizzo dei vuoti. La convenzione fisserà il valore economico del titolo d’aquisto che sara’ corrisposto ai consumatori al momento del reso. La catena di distribuzione che aderisce al sistema usufruira’ di una riduzione sulla tariffa rifiuti.
LA CAMPAGNA – Al termine del ciclo di sperimentazione, il Comune adotterà un proprio regolamento che preveda e disciplini l’attuazione del sistema del ‘vuoto a rendere’ su tutto il territorio comunale, presso tutti gli esercenti commerciali, bar, ristoranti, alberghi, strutture scolastiche, ospedali. La proposta prevede, inoltre, che il Comune si impegni ad avviare una campagna di sensibilizzazione dei cittadini all’utilizzo di prodotti alimentari e non alimentari che abbiano una minore quantità di imballaggio, e infine l’impegno comunale a realizzare progetti e iniziative nelle scuole volti ad affrontare le problematiche ambientali e della raccolta differenziata.
IL PROGETTO – “Non è facile essere ascoltati dalle istituzioni e dalla politica. – ha detto Pelosi – Questo è un progetto a cui teniamo molto, per noi è importante che si esprima questo ruolo educativo che ha la Coop. Per aumentare la differenziata dove non ci sono inziative specifiche delle aministrazioni, è fondamentale che alcune agenzie assumano un ruolo di educatori dei cittadini”. Pelosi ha spiegato che l’iniziativa che sviluppiamo già a Cisterna di Latina è semplice: i soci possono rendere i vuoti alimentari e in base al numero o al peso hanno dei punti che vengono accumulati sulla spesa. Questi punti danno il diritto a sconti sulla spesa”. Secondo Premuti “il progetto è importantissimo, fondamentale, per una serie di motivi, primo fra tutti quello che riguarda la responsabilità sociale di impresa perché un’azienda che si impone responsabilita’ rispetto alla società è soprattutto un’impresa che mette il cittadino nelle condizioni di potersi autoresponsabilizzare. Questo permette di portare il consumatore a fare una riflessione profonda su quello che è il circuito che può innerscarsi con un gesto che non costa nulla ma anzi fa risparmiare sulla spesa”. “Chiediamo a Roma Capitale, quindi, – ha concluso Nanni – di impegnarsi ad avviare, in forma sperimentale, un progetto di ‘vuoto a rendere’ coinvolgendo le grandi catene di distribuzione, per poi arrivare, al termine della sperimentazione, a una specifica regolamentazione della materia”.
fonte: Paese Sera