Il Tavolo Interassociativo Imprese di Servizi denuncia la gravissima crisi vissuta dalle imprese di servizi per effetto del ritardo nei pagamenti da parte della P.A. e presenta una Proposta di Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva comunitaria, elaborata dal Centro Studi Einaudi di Torino.
Roma, 17 ottobre 2012 – “Chiediamo la necessaria attenzione per le imprese di servizi, che costituiscono il principale “cliente” della PA e lamentano ritardi di pagamento medi pari a 220 giorni, un dato ben peggiore dei 186 medi stimati per edilizia e forniture di beni. Lo stock di debito arretrato si aggira oramai attorno ai 90 miliardi, di cui oltre 34 dovuti alle sole imprese di servizi, e sta determinando una crisi irreversibile nel settore, colpito anche dai tagli alla spesa sanitaria, a quella scolastica e dei buoni pasto, e pertanto costretto a ridurre progressivamente l’occupazione. Occorre fare presto recependo quanto prima la Direttiva comunitaria sui ritardati pagamenti e saldando i debiti pregressi: la crisi di liquidità sta soffocando le imprese”.
Con queste richieste si è aperto stamane il Convegno dal titolo “Ritardo di pagamenti e certificazione dei crediti: un decalogo a sostegno delle imprese di servizi”, promosso dal TAIIS, il Tavolo Interassociativo Imprese di Servizi in cui si coordinano sul tema del ritardo dei pagamenti, 14 Associazioni e Federazioni rappresentative di imprese di servizi per un totale di oltre 18.000 imprese, 50 miliardi di euro di valore della produzione e circa 900.000 lavoratori.
Il problema dei ritardati pagamenti e del disconoscimento degli interessi legali e di mora (che non ha eguali nel resto d’Europa), costituisce una delle principali ragioni di indebolimento della capacità competitiva delle imprese di servizi italiane; penalizza quelle serie e corrette, falsa la concorrenza, rende di fatto più costosi i servizi erogati; riduce la qualità e rende più opachi i rapporti con la PA e con le imprese a valle della filiera.
Il recepimento della Direttiva comunitaria in materia, sempre annunciato come prossimo (previsto dalla legge n. 180 del 2011) ancora tarda; il TAIIS, per stimolare il Governo e dare un proprio contributo, presenta quindi un Decalogo di Proposte del mondo produttivo dei servizi, che non si limitano a individuare principi giuridici di recepimento, ma tracciano indirizzi politici ed economici per affrontare la complessa problematica. Tra i 10 punti proposti dal TAiiS, presentati dal Presidente ANSEB Franco Tumino, quello di un potere di intervento, e non solo di segnalazione, dell’Avcp, l’Autorità che vigila sugli appalti pubblici.
E’ fondamentale, rilevano al TAiiS, che:
- in sede di recepimento della Direttiva sui ritardi di pagamento non si dia spazio a meccanismi elusivi e ad artifici contabili, in particolare relativi al patto di stabilità, dando piena e coerente attuazione al dettato comunitario con riferimento paritario sia ai rapporti tra imprese che ai rapporti con la PA; la riforma non deve restare sulla carta come è successo con la precedente Direttiva;
- si dia soluzione al problema del debito accumulato, non aspettando che si risolva “da solo” col passare del tempo; il sistema della certificazione dei crediti deve essere implementato e reso efficiente
- venga superata quella cultura dello stato di emergenza, utilizzata anche per non riconoscere i diritti dei fornitori, che ha portato addirittura a interdire, per legge, le azioni esecutive.
In questo contesto, è stato presentato dall’Avv. Riccardo Viriglio, un testo articolato di proposta di Decreto legislativo di recepimento della Direttiva, elaborato dal Centro di Ricerca e Documentazione “Luigi Einaudi” di Torino, con il supporto di alcune Associazioni del TAiiS.
Numerose le testimonianze di imprese di servizi che operano in settori strategici per il vivere comune come l’assistenza sociale, le pulizie, la gestione dei rifiuti, la ristorazione e la vigilanza; con i rappresentanti di ABI, di Confindustria e di Confapi, si è esaminato il sistema della certificazione dei crediti, con l’obiettivo di dare un supporto concreto alle imprese, soprattutto PMI, nell’acquisire la necessaria liquidità, esaminando anche le strozzature che ancora impediscono il funzionamento a regime del sistema.
“Occorre prestare attenzione alle imprese di servizi, al loro ruolo, alle loro capacità di generare occupazione stabile e di svilupparsi anche in sede internazionale”, afferma il Segretario ANIP – Coordinatore del TAIIS, Giuseppe Gherardelli, “ed è tempo di superare l’idea che i servizi costituiscano solo un costo da tagliare; è necessaria una riforma culturale, oltre che legislativa, che incida sui comportamenti e sulle responsabilità”.
Leggi il Decalogo a sostegno delle imprese di servizi presentato durante il convegno.
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