(OMNIROMA) Roma, 17 FEB
“Si è svolta ieri, presso la Commissione Sanità del Consiglio regionale, l’audizione richiesta dalle centrali cooperative sulle problematiche inerenti l’assistenza domiciliare sanitaria nel Lazio. Le tre organizzazioni, in rappresentanza delle cooperative sociali da anni impegnate nel settore, esprimono grande soddisfazione per l’esito della discussione”. Così in una nota di Confcooperative Lazio, Legacoop Lazio, Agci Lazio.
“Vogliamo ringraziare – dichiarano i rappresentanti delle centrali cooperative del Lazio – il presidente della Commissione Alessandra Mandarelli e tutti i consiglieri presenti, che hanno trattato il tema con grande sensibilità e competenza, riconoscendo il ruolo storico assolto nella nostra regione dalle cooperative nell’erogazione di servizi domiciliari sanitari di qualità”.
“L’audizione – si legge nel comunicato – era stata chiesta dalle organizzazioni per rappresentare l’anomalia derivante dalla mancata conclusione dell’iter finalizzato ad includere le cure domiciliari tra le attività da sottoporre ad autorizzazione, accreditamento ed accordo convenzionale come previsto dalle normative nazionali e regionali e dalla contemporanea indizione di gare pubbliche di appalto da parte di alcune ASL del Lazio, che in tale panorama contribuivano a determinare confusione, disomogeneità di prestazioni e tariffe non allineate con le indicazioni regionali”.
“Le nostre strutture – continuano – hanno i requisiti necessari per ottenere tale riconoscimento e sono in attesa della conclusione dell’iter delle procedure dell’Area Accreditamenti della Regione. Ogni procedura di gara (come quelle in corso notevolmente differenti le una dalle altre), che non rispetti i contenuti delle DGR 325/08 326/08 e della L.R. 6/2011, potrebbe dare luogo ad affidamenti ad aziende non in possesso dei requisiti minimi ed ulteriori previsti dalla legge per l’ottenimento dell’autorizzazione e dell’accreditamento, come già emerso in alcuni territori”.
“La mozione che la Commissione Sanità presenterà agli organi di governo della Regione sul tema – concludono – ci appare importante per definire l’iter per l’accreditamento e, nelle more, per bloccare tutte le procedure poste in essere negli ultimi mesi dalle aziende sanitarie”