Roma, 5 settembre 2012 – Sanicoop, federazione tra cooperative di medici e di operatori sanitari di Legacoop, esprime un parere positivo sul progetto di riorganizzazione dei servizi sanitari territoriali contenuta nel decreto di interventi urgenti sulla sanità presentato dal Ministro Balduzzi.
La federazione tra cooperative di medici e di operatori sanitari ritiene indispensabile una riorganizzazione dei servizi sanitari territoriali che permetta di coordinare l’attività dei diversi operatori per realizzare un livello di servizi adeguato a garantire la salute e l’appropriatezza delle cure.
La continuità assistenziale, la medicina di iniziativa verso le malattie croniche, lo scambio delle informazioni sanitarie sono obiettivi che Sanicoop condivide e che sono realizzabili solo attraverso una organizzazione territoriale dei medici di medicina generale.
Questa attività è stata realizzata in molte parti del Paese dalle cooperative di medici di medicina generale impegnati nella gestione di progetti che rappresentano un’utile esperienza in questa direzione.
Le cooperative gestiscono centri sanitari sul territorio nei quali operano forme associative che hanno attuato importanti esperienze sulla continuità assistenziale, sul coordinamento delle attività sanitarie di primo livello e sulla prevenzione. Si stanno realizzando importanti esperienze di medicina di iniziativa sulle malattie croniche (Chronic care model) e sulla gestione condivisa delle informazioni sanitarie.
Le cooperative tra medici non solo gestiscono, per i medici soci, i servizi necessari per l’attività professionale e per l’attuazione di progetti innovativi, ma sono uno strumento indispensabile di partecipazione degli operatori.
Ogni processo di cambiamento si fonda sulla volontà delle persone e sul loro coinvolgimento e questo è stato il valore aggiunto portato dalle cooperative tra medici di medicina generale in quasi 20 anni di attività.
Sanicoop metterà a disposizione le competenze e le esperienze maturate dalle cooperative e consorzi associati per realizzare concretamente la riorganizzazione delle cure sul territorio.
fonte: Legacoop