Negli ultimi cinque anni il numero delle posizioni finanziate nel servizio civile sono diminuite di oltre il 60%. Le principali vittime sono i giovani, le persone e i beni pubblici che beneficiano del loro servizio. Il servizio civile, come richiamato dalla corte costituzionale fin dal 1985 ed ai sensi della legge vigente, concorre alla difesa della patria, con mezzi ed attività non militari. Eppure tale attività, che ha un bilancio 150 volte inferiore a quello del servizio militare, viene mortificata da continui tagli che ne mettono a repentaglio l’esistenza stessa.
La richiesta al Governo dalla CNESC è che nel prossimo documento di programmazione economica e finanziaria 2011-2013, vengano previsti stanziamenti utili all’avvio di almeno 40.000 giovani su base annua, mentre alle Regioni e Province Autonome che prevedano (come già fatto da alcune) con propri stanziamenti aggiuntivi, utili ad incrementare ulteriormente il numero di giovani coinvolti. Non solo, ma anche che siano chiaramente stabilite per legge le finalità dell’istituto del servizio civile nazionale rivolte ai giovani residenti nel nostro Paese.
Alla Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile aderiscono: Acli, Aism, Anpas, Arci Servizio Civile, Anspi, Avis Nazionale, Caritas Italiana, Cenasca-Cisl, Cesc, Cnca, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia, Cong.P.S.D.P.Ist.don Calabria, Italia Nostra, Diaconia Valdese, Federazione SCS/CNOS – Salesiani per il sociale, Federsolidarietà / CCI, Focsiv, Legacoop, WWF, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, UNPLI.
fonte: Legacoop