Roma, 27 giugno 2011 – COMUNICATO – Abbiamo appreso con stupore il contenuto delle comunicazioni dell’amministrazione penitenziaria giunte alle cooperative sociali circa l’esaurimento dei fondi destinati al finanziamento della Legge 193/2000 (cd. Smuraglia) ed ai relativi sgravi fiscali e contributivi destinati all’assunzione di detenuti ed al lavoro all’interno delle carceri.
Ricordiamo quanto il lavoro sia importante in un percorso di risocializzazione e reinserimento e quanto la Legge Smuraglia abbia finora favorito ed agevolato molti datori di lavoro intenzionati ad assumere ed occupare detenuti. In particolare la preoccupazione è sentita da parte delle cooperative sociali che nei mesi e negli anni passati hanno ideato e realizzato specifici progetti che prevedono l’inserimento lavorativo di detenuti e che in buona parte verrebbero vanificati dalla mancanza del sostegno della normativa in questione.
Il rischio grave è che venga reso inutile un percorso lungo e difficile che da anni, dall’applicazione della Riforma Gozzini, ha portato al recupero sociale, civile e professionale di moltissimi detenuti che altrimenti sarebbero stati con facilità riassorbiti dal circuito criminale e delinquenziale.
Le carceri italiane già si trovano a dover quotidianamente affrontare la situazione ormai drammatica ed insostenibile del sovraffollamento. Speriamo che non si aggiunga un altro peso ad aggravare ulteriormente una condizione al limite del sopportabile.
Dunque speriamo ed auspichiamo che possa essere trovata al più presto una soluzione che ripristini il finanziamento previsto dalla L. 193/2000 con l’emanazione di un provvedimento che stabilisca le modalità e l’entità delle agevolazioni e degli sgravi previsti dalla L. 193/2000.