Strategia, interazione tra soggetti diversi, condivisione e co-progettazione sono le parole chiave della attività di studio e coordinamento realizzata da Legacoop Lazio nell’area del Centro Italia colpita dal sisma nel 2016 per dare vita a iniziative che aiutino a riattivare lo sviluppo locale. Attorno alla creazione della cooperativa di comunità Radici e Ali, già inaugurata ad Amatrice, si intende far nascere diverse attività, con il coinvolgimento di cooperative, associazioni, enti locali e del Terzo settore. Per questo si è lavorato a due progetti candidati al bando per l’area del sisma del PNRR: il progetto Radici Future e Il progetto Spazi Vicini. Maria Scinicariello, presidente della cooperativa Prospetti Consulting srl ci spiega come si è lavorato in questi mesi per dare vita a una azione di coordinamento e di supporto delle forze presenti sul territorio.
Legacoop Lazio, attraverso una attenta progettazione inserita nell’ambito della misura b 2.2. attinente al bando sisma del PNRR e del Piano Nazionale per gli Investimenti complementari, ha dato vita a un percorso di co-progettazione per l’area del Centro-Italia colpita dal sisma nel 2016, avviando un percorso di intensa consultazione delle cooperative e degli enti locali e del Terzo Settore presenti sul territorio.
“Questa attività, durata per più di due mesi, ci ha consentito di raccogliere tra cooperative, associazioni e enti locali, dati e informazioni sulle esigenze ma anche sulle risorse e le competenze presenti nell’area. Sono emersi così finalità e obiettivi rispetto ai quali sono stati strutturati due macro-progetti” ha spiegato Maria Scinicariello, presidente della Prospetti Consulting.
Ed è infatti da una fase di pre-analisi del territorio con l’individuazione delle cooperative attive sul territorio, di incontro con le realtà socio-economiche presenti e di studio delle idee progettuali preesistenti, che sono nate le premesse per i due progetti
candidati al bando: Radici future e Spazi Vicini.
Per dare vita a questi progetti, si è puntato soprattutto sul creare connessioni tra attori, risorse e competenze, per ottenere uno sguardo e un approccio condiviso tra gli attori del territorio.
Obiettivo del progetto Radici Future è accrescere l’attrattività residenziale e turistica, ponendo l’accento su un turismo sostenibile come leva per la creazione di opportunità di sviluppo professionale e imprenditoriale, attraverso una strategia di valorizzazione partecipata del patrimonio culturale, ambientale, pubblico. Nello specifico, si è puntato allo sviluppo e alla valorizzazione di itinerari escursionistici e naturalistici, di attività culturali in grado di promuovere il legame tra memoria, creatività e sviluppo sociale del territorio, ma anche di un sistema museale diffuso, fisico e virtuale.
Inoltre, si è agito sulla volontà di aumentare i livelli di integrazione dell’offerta culturale a fini turistici e residenziali e sul rafforzamento delle competenze e degli attori territoriali, attraverso lo sviluppo di una infrastruttura digitale per la promozione e valorizzazione del patrimonio culturale, l’allestimento di hub turistico-culturali di accoglienza e l’articolazione di presidi itineranti territoriali. Il tutto avverrebbe sotto il coordinamento e il rafforzamento delle competenze a cura della cooperativa Coopculture.
L’obiettivo generale del progetto Spazi vicini è analogamente quello di accrescere l’attrattività residenziale e turistica ponendo l’accento su servizi di prossimità sociale e favorendo processi inclusivi nella fruizione di servizi culturali, turistici e nella creazione di opportunità di sviluppo professionale e imprenditoriale. Nello specifico, si intende sviluppare servizi di prossimità sociale, progettare e sviluppare modalità di fruizione inclusiva dell’offerta culturale, ambientale e patrimoniale, sia a fini residenziali che turistici, creare uno sportello digitale unico dei servizi di prossimità dedicati a residenti e o visitatori. Si vuole dare vita a un modello di residenze sociali e di trasferimento delle competenze per l’inclusione lavorativa, il sostegno allo sviluppo di nuove opportunità imprenditoriali e di inclusione sociale, il coordinamento di attori territoriali e il rafforzamento delle competenze.
Gli attori coinvolti in questa attività di progettazione sono tanti: dai sei Comuni principali della zona (Amatrice, Accumoli, Borbona, Cittareale, Leonessa, Posta) a sei cooperative aderenti a Legacoop Lazio (delle quali tre sociali e tre culturali), dalle
cinque cooperative sociali locali alle tre associazioni e ai due enti privati già presenti nell’area. Al centro di queste attività, vi è l’istituzione e l’adesione della cooperativa di comunità Radici e Ali, già costituitasi. Una complessa catena di interazione tra realtà differenti e presenti in zone diverse, all’interno della quale agiscono anche cooperative di grande esperienza a livello nazionale.
“Il coinvolgimento di alcune cooperative esterne al territorio e di medio grandi dimensioni come Coopculture e Altri Colori è funzionale a garantire un trasferimento di competenze e un affiancamento dei soggetti più piccoli affinché le progettualità raggiungano quella sostenibilità economico finanziaria e organizzativa necessaria non solo in fase di realizzazione ma anche nella fase successiva” ha spiegato in conclusione Maria Scinicariello.
Photo credit: @Cooptelling