Associazioni della Cooperazione, dell’Artigianato e del Commercio
Taxi: “No ad uno sciopero controproducente, pronti a trovare soluzioni d’intesa con il Ministero”
“Assumere una decisione di fermo del servizio taxi ancor prima di verificare il mantenimento o meno dell’impegno da parte del Governo sulla riscrittura dei principi della legge delega è da considerarsi, in questa fase controproducente”. Lo dicono in una nota congiunta le Associazioni Nazionali della Cooperazione (Legacoop Servizi, Federlavoro e Servizi/Confcooperative), dell’Artigianato (Confartigianato, CNA, SNA Casartigiani) e del Commercio (SILT/Confcommercio) a seguito dello sciopero proclamato ieri sera da alcune sigle sindacali.
Le scriventi associazioni, insieme alle altre organizzazioni nazionali di settore e alle sigle sindacali, hanno sottoscritto lo scorso 21 febbraio l’accordo con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che prevedeva la presentazione, entro un mese, di proposte concrete per la programmazione e la salvaguardia del servizio pubblico di taxi, tese tra l’altro a contribuire alla lotta all’abusivismo e migliorare i servizi ai cittadini.
“Riteniamo che il Ministro Delrio abbia affrontato il dibattito con competenza e abbia valutato obiettivamente e con equilibrio gli interessi contrapposti, facendosi garante degli accordi presi – sottolineano in una nota le associazioni. – Auspichiamo che il MISE rispetti l’intesa del 21 febbraio e gli obbiettivi in esso contenuti, pur consapevoli dei tempi ristretti in esso indicati, considerato inoltre che i lavori non sono ancora iniziati”.
Le associazioni precisano inoltre che “il recente intervento, a gamba tesa, dell’Autorità Garante della concorrenza è irricevibile e ancora una volta non tutela il diritto al lavoro costituzionalmente garantito, non tiene conto di quanto previsto dall’ordinamento normativo comunitario che conferisce a comuni e regioni il ruolo di regolare e vigilare sull’offerta del trasporto pubblico non di linea. La segnalazione dell’AGCM sembra tesa a favorire spregiudicate iniziative di mero profitto a scapito anche di principi minimi di sicurezza sociale, diritto alla mobilità ed equità fiscale.”
Le Associazioni della Cooperazione, dell’Artigianato e del Commercio si impegnano, come richiesto dal Ministero, a presentare le proposte di revisione normativa che garantiscano il rispetto dei capisaldi dell’attuale normativa e ribadiscono inoltre la loro disponibilità, una volta approvato il testo di legge delega, ad incontrare i tecnici del MIT per predisporre le basi della normativa di settore.