Roma, 1 giugno 2012 – Un bilancio, ancora non definitivo, dei danni subiti e l’attivazione di iniziative di solidarietà e di sostegno alla popolazione delle province dell’Emilia Romagna colpite dal terremoto.
Sono i due fronti sui quali è diretto, in queste ore, l’impegno di Legacoop, che in Emilia Romagna vanta una presenza molto diffusa: 1.450 cooperative aderenti, con 2.600.000 soci e 156.000 occupati.
“Le cooperative” -sottolinea Il Presidente di Legacoop, Giuliano Poletti– “hanno subito danni ingenti; dobbiamo però dire che alle imprese colpite è subito venuto il sostegno di altre cooperative, che le stanno aiutando ad affrontare l’emergenza con un forte spirito di solidarietà. A questa collaborazione tra imprese si aggiungono le iniziative di solidarietà che, in queste ore, molte cooperative stanno attivando per sostenere le popolazioni delle province colpite dal terremoto, con aiuti di natura sia assistenziale, ospitando persone disabili o rimaste prive di alloggio, sia tecnica, ad esempio mettendo a disposizione ingegneri per la valutazione dei danni subiti dagli edifici, sia economica, lanciando raccolte di fondi presso i loro soci e dipendenti”.
I danni più ingenti investono il settore lattiero-caseario. I caseifici aderenti a Legacoop registrano circa 200.000 forme danneggiate su un totale che, secondo il Consorzio Parmigiano Reggiano, ammonta a 633.000 (circa il 19% della produzione totale), il 50% delle quali non è recuperabile.
Da segnalare, ad esempio, il caso del Caseificio Razionale di Novi (Modena). Nel crollo della struttura sono andate perdute anche le 80.000 forme di parmigiano reggiano che vi erano state trasferite dal magazzino di stagionatura della cooperativa Albalat (ad Albareto) dove erano collassate 4 delle 5 campate di scalere per la stagionatura (per un danno stimato grosso modo sui 40 Milioni di Euro). Tra l’altro, in molti casi le forme andate perdute costituivano garanzia per i crediti bancari ed in mancanza di interventi urgenti molte aziende rischiano di saltare.
Un forte aiuto al settore è venuto da Coop Italia che, a seguito di un accordo con il Consorzio del Parmigiano Reggiano, continuerà ad acquistare il prodotto senza alcun ribasso sulle quotazioni correnti e, a partire dall’11 giugno, destinerà ai caseifici colpiti 1 euro per ogni chilogrammo di parmigiano venduto nella rete di supermercati ed ipermercati, stimando di poter raggiungere la somma di 500.000 Euro.
Nel settore della distribuzione commerciale sono stati chiusi, a causa dei danni subiti, i punti vendita di Finale Emilia, San Felice e Rovereto di Coop Estense; stessa sorte per i punti vendita di Casumaro, Poggio Renatico, Renasso e Sant’Agostino della Coop Reno.
Criticità anche per alcune cooperative sociali. In particolare, la cooperativa Gulliver di Modena ha avuto danni pesanti alle strutture per anziani e disabili che gestisce nella stessa provincia e anche in città, dalle quali si sono dovuti evacuare 300 ospiti. La sistemazione adeguata per queste persone, già fragili e provate, è il primo problema che si sta affrontando, anche attraverso la collaborazione delle cooperative sociali dei territori limitrofi, come la Pro.Ges di Parma. Da segnalare anche l’intensa attività della cooperativa sociale Cadiai di Bologna che, oltre a fornire pasti a persone bisognose e biancheria alla Croce Italia, in tre delle sue strutture ha accolto oltre 100 persone, tra disabili e sfollati.
Alla soluzione del problema delle persone rimaste senza alloggio stanno collaborando anche le cooperative di abitanti, che hanno attivato una ricerca di alloggi ammobiliati disponibili per sei mesi, e le cooperative turistiche: quelle liguri hanno messo a disposizione le loro case vacanze, mentre il Villaggio Città del Mare di Terrasini mette a disposizione dei posti vacanza per i bambini delle zone colpite.
Sul fronte delle iniziative di solidarietà, da segnalare quelle attivate da Coop e da Conad.
Coop Consumatori Nordest, Coop Estense e Coop Adriatica hanno lanciato una campagna di raccolta fondi, il cui ricavato sarà destinato al ripristino di edifici e servizi necessari alla comunità quali asili, scuole e case di riposo. Tutti i consumatori potranno dare un contributo diretto versandolo alla casse dei punti vendita; i soci potranno destinare alla raccolta i punti della Carta Socio Coop.
Per quanto riguarda Conad, i dettaglianti soci delle tre cooperative che operano in Emilia Romagna -Cia, Commercianti Indipendenti Associati; Conad Centro Nord; Nordiconad- hanno lanciato una raccolta di fondi in aiuto delle popolazioni colpite dal terremoto: l’uno per cento dell’intero incasso della giornata di oggi, venerdì 1 giugno, sarà versato sul conto corrente attivato dalla Regione Emilia-Romagna.
Altre cooperative stanno attivando iniziative di segno analogo. Solo a titolo di esempio, Coopservice ha stanziato 25.000 Euro a favore delle popolazioni colpite da sisma ed ha lanciato una sottoscrizione tra soci e dipendenti (oltre 11.600 in tutta Italia), invitandoli a devolvere la retribuzione di un’ora di lavoro; stessa iniziativa assunta anche da Fruttagel, che all’importo complessivo raccolto aggiungerà un contributo di pari ammontare.