(comunicato stampa) Roma, 20 maggio 2014- Le associazioni CNA FITA, Confartigianato trasporti, Sna/Casa, Legacoop Servizi e Federlavoro e Servizi/Confcooperative hanno avviato da tempo un tavolo di confronto comune al fine di affrontare le problematiche del trasporto pubblico non di linea, la rigidità dell’offerta e la sfida di una domanda tecnologica e flessibile.
Il trasporto pubblico non di linea è un unico comparto che opera su una stessa domanda in funzione delle esigenze degli utenti/clienti e n on solo di uqelle degli operatori.
Le imprese rappresentate possono avere obiettivi comuni sulla base di principi condivisi e regole sostenibili.
Dobbiamo valutare, attraverso l’esperienza della crisi, se un eccesso di regole può produrre una rigidità dell’offerta a fronte di una domanda variabile e alla quale non sembra interessare il quadro normativo ma solo il miglior servizio, al minor costo possibile e di semplice accesso.
La legge 21/92 non può essere modificata e stravolta sulla base di emergenze contingenti che fanno perdere di vista l’omogeneità e la complessità del settore del trasporto pubblico di persone, anche se tali emergenze derivano da innovazioni tecnologiche che portano alcune amministrazioni locali a proporre soluzioni che non sono in alcun modo condivisibili in quanto fonte di ulteriori contrapposizioni e che non soddisfano la necessità di avere regole certe e non eludibili.
Condanniamo e ci dissociamo da manifestazioni spontanee non rispettose della legge sulle modalità di sciopero nei servizi pubblici essenziali e chiediamo all’autorità pubblica di ripristinarne la regolarità rimuovendone cause e impedimenti che non consentano regolare svolgimento del servizio.
Su questi aspetti le scriventi Associazioni sono disponibili al confronto con l’unico scopo di fornire un c ontributo positivo per dare risposte ad una crisi senza fine che- se non compresa nelle conseguenze- rischia di distruggere quanto costruito con sacrificio e fatica.