VISIT BORGHI ETRUSCHI, LA BLUE ROUTE IN RETE

“In un contesto sempre più orientato verso la sostenibilità ambientale e la transizione ecologica,  il modello di economia del mare cui facciamo oggi riferimento si propone con successo di creare valore aggiunto, occupazione e benessere, riducendo al minimo gli impatti negativi sull’ecosistema, favorendo nel contempo la sua resilienza e rigenerazione. Si ispira, inoltre, ai principi dell’economia circolare, dell’innovazione tecnologica e della cooperazione tra i diversi attori coinvolti a livello locale, nazionale ed internazionale. Crediamo perciò sia indispensabile organizzare attività volte alla creazione di una rete di collaborazione multistakeholder e alla costruzione di questo nuovo modello cooperativistico con delle progettazioni delle azioni da mettere in campo affinché il sistema nazionale e regionale sia in grado di cambiare oggi per affrontare le esigenze professionali del settore economia del mare per i prossimi tre-cinque anni”.

Lo ha detto Dario Bertolo, responsabile Legacoop Lazio Nord, durante l’evento “Blue route in rete: itinerari tra borghi marinari, biodiversità e sostenibilità per un turismo accessibile e il ruolo strategico dei porti”, promosso dal Programma di rete Visit Borghi Etruschi, tenutosi a Civitavecchia.  “Il XII rapporto nazionale sull’economia del mare 2024 certifica la crescita esponenziale sia delle imprese e degli occupati diretti e dell’indotto, con un valore aggiunto diretto di 64 miliardi di euro che, aggiunto al valore attivato nel resto della economia, raggiunge circa il 10.2 % del PIL nazionale – ha continuato Bertolo, durante il convegno al quale hanno partecipato, tra gli altri, anche Marco Maurelli, presidente GALP Mare Lazio, l’assessore al Turismo del Comune di Civitavecchia, Piero Alessi e la vice sindaca Stefania Tinti-. Numeri importanti che coinvolgono una rete significativa di imprese e cooperative attive sul territorio, che in questo particolare momento possono guardare in prospettiva diversa e meno preoccupata la necessità di pianificazione delle attività nei tempi medio brevi”.

Infine, ha sottolineato: “la blue economy, oltre ad impattare sulla crescita economica, svolge un ruolo fondamentale nella lotta al cambiamento climatico, verso una economia a basse emissioni di carbonio.